Acquisti sanitari: accordo tra Assobiomedica e Soresa

Luigi Boggio

Scegliere tra le varie possibilità a disposizione sul mercato le strumentazioni biomedicali più indicate per la propria struttura sanitaria può essere una sfida.
Una prova che è stata raccolta da Assobiomedica e Soresa, il soggetto progatore della Regione Campania, che il 27 settembre hanno sigliato un accordo di collaborazione e sperimentazione per avviare un nuovo approccio agli acquisti sanitari, basato come da indicazioni del Codice degli Appalti sul prezzo economicamente più vantaggioso. Senza per questo perdere di vista innovazione e qualità.
Il punto di partenza della sperimentazione – che, se darà risultati positivi, potrà essere estesa poi ad altre centrali di committenza regionale – è un software in grado di mettere insieme tutte le informazioni necessarie per individuare il prodotto più sostenibile da acquistare per una struttura sanitaria: acquisizione, consumi, utilizzo, manutenzione, smaltimento e riciclaggio.
Si tratta di voci che incidono sul costo che la strumentazione avrà per le casse regionali nel periodo di utilizzo. Il software, quindi, non considera solo il prezzo di acquisto, ma fa le sue valutazioni in maniera più complessa e completa.
Luigi Boggio (nella foto), presidente di Assobiomedica, ha dichiarato: «Siamo veramente orgogliosi di aver siglato questa collaborazione con Soresa, che ha dimostrato di essere disposta ad avviare insieme all’industria un vero e proprio cambiamento culturale.
Infatti, se la centrale di acquisto sta imparando a definire meglio i propri fabbisogni, contestualizzandoli in termini di beni o servizi, di modifica dei processi produttivi, di definizione dell’organizzazione, dall’altra parte l’industria sta costruendo un sistema di collaborazione con la PA e di generazione di risposte sempre più vicine alle esigenze del sistema sanitario. Siamo convinti», ha concluso Boggio, «che lo sviluppo di questo modello offra l’opportunità all’industria di ridisegnare il proprio ruolo da fornitore a partner della pubblica amministrazione, attraverso l’estensione delle tradizionali funzionalità dei prodotti con servizi complementari e continuativi». Grande la soddisfazione anche da parte di Giovanni Porcelli, presidente di Soresa.

Stefania Somaré