Da ab Medica per lo Smart Health Day

In occasione dello Smart Health Day, ab Medica questa mattina ci ha accolto nella sua sede di Cerro Maggiore (MI) per conoscere da vicino i suoi sistemi avanzati per la chirurgia e per l’assistenza ospedaliera.
Sistemi robotici come da Vinci (l’affermata piattaforma per la chirurgia mininvasiva) e Cyberknife (“coltello cibernetico” per la radiochirurgia) sono ampiamente affermati in Italia e nel mondo.
Altri sistemi, invece, si stanno facendo conoscere…

Robot da Vinci
Cyberknife

 

Partiamo da Discogel, un dispositivo medico a base di etanolo gelificato, un derivato di cellulosa e tungsteno per il trattamento mininvasivo e in day hospital delle ernie discali con radicolopatia, con tecnica percutanea e in anestesia locale: Discogel viene iniettato direttamente nella sede da trattare e, assorbendo l’acqua presente nel nucleo polposo, si trasforma in una protesi parziale molle.

Discogel

Ne traggono vantaggio sia i chirurghi (mininvasivitĂ , risultati rapidi, mantenimento dello spazio discale) sia i pazienti (nessuna recidiva, guarigione in tre settimane circa, niente cicatrici). Sono circa mille l’anno in Italia gli interventi sulle ernie discali eseguiti con questo sistema.

Due elementi che rendono poco pratico l’elettroencefalogramma tradizionale sono la necessitĂ  di inumidire gli elettrodi (che allunga i tempi dell’esame) e la presenza di cavi.
ab Medica propone Helm-eight, un caschetto per l’esecuzione dell’EEG e dell’holter 24 h wireless in tempi ridotti (impiega elettrodi a secco) e anche in situazioni di emergenza (es. in ambulanza) e sul territorio.

Helm-eight

Il caschetto rileva l’attivitĂ  cerebrale del cervello ed è utile anche in pazienti epilettici e in pazienti in riabilitazione neuromotoria post-ictus. I dati raccolti vengono subito trasmessi, per un’immediata lettura da parte del medico.

In Italia circa il 6,3% dei pazienti ricoverati in ospedale contrae una ICA (infezione corretalata all’assistenza).

Light Strike

Light Strike è un robot pensato per abbattere la carica batterica all’interno di sale operatorie e camere di degenza attraverso l’emissione di raggi uvc: una lampada allo xeno emette una luce pulsata che distrugge la catena DNA del germe patogeno. Per sanificare le superfici (in assenza di persone) in sala operatoria sono necessari 2 cicli da 10 minuti, mentre per le camere di degenza bastano 2 cicli da 5 minuti. Light Strike vanta ben 22 pubblicazioni scientifiche.

Passiamo alla chirurgia ortopedica, che diventa robotica con Mako, una piattaforma per la chirurgia protesica di ginocchio (monocompartimentale e totale) e di anca che permette l’esecuzione con una tecnica piĂą accurata.

Il sistema Mako

Si parte da immagini Tac, sulle quali viene pianificato l’intervento; una telecamera a infrarossi, poi, guida il chirurgo nell’esecuzione del gesto, alla cui precisione concorrono i 6 motori che mantengono la fresa entro l’area di taglio.
Presente in Italia dal 2011, questo sistema oggi è utilizzato in 13 centri.

L’ultima tappa della nostra visita è stato il Laboratorio di Medicina Rigenerativa di ab Medica per scoprire DegraPol, un polimero della famiglia dei poliuretani biocompatibile e biodegradabile che dall’iniziale forma di polvere assume l’aspetto e la struttura di un tessuto. Queste caratteristiche lo rendono ideale per la realizzazione di impalcature tridimensionali sulle quali le cellule possono depositarsi e riprodursi, favorendo così la rigenerazione tissutale.Grazie alla stampa 3D, con i fogli di DegraPol si può riprodurre, per esempio, una valvola polmonare.

Molto altro abbiamo potuto conoscere da vicino a Cerro Maggiore, come Win@Hospital, la piattaforma dedicata al monitoraggio continuo in tempo reale dei pazienti ricoverati in reparti a intensitĂ  di cura media e bassa, o Vivostat, un sistema che consente la produzione in 30 minuti di colla di fibrina (fibrina ricca di piastrine, PRF – impiegata per la rigenerazione dei tessuti a seguito di lesioni all’interno o all’esterno del corpo), utilizzata per bloccare il sanguinamento e sigillare cavitĂ  o siti di anastomosi.

Ultimi ma non ultimi, InTouch, il robot per la telepresenza, il teleconsulto, la teleformazione, ideale per la comunicazione tra strutture hub e strutture spoke, e MicroLap (strumenti per laparoscopia) e AirSeal (insufflatore che riduce l’impatto di CO2): questi ultimi due, combinati, danno origine alla Low Impact Laparoscopy (LIL), tecnica laparoscopica multimodale che permette di ridurre lo stress perioperatorio a carico del paziente.

Cristina Suzzani