Disinfezione e sterilizzazione degli endoscopi

238048SDCCMYK35Appena si è terminato di usarlo, l’endoscopio va meticolosamente pulito con un detergente enzimatico compatibile con l’endoscopio stesso. La pulizia deve precedere il trattamento di disinfezione sia automatico sia manuale (Cdc 2008). Di seguito sintetizziamo la procedura.
Disconnettere e smontare completamente i componenti dell’endoscopio (per esempio, le valvole di aspirazione) e immergere completamente, per quanto possibile, tutti i componenti nel detergente enzimatico. Sterilizzare a calore umido questi componenti termostabili (Cdc 2008).
Far scorrere la soluzione di lavaggio e pulire con spazzole tutti i canali accessibili per rimuovere materiale organico (sangue, tessuti) e altri residui. Pulire le superfici esterne e gli accessori del dispositivo usando panni o spugne o spazzole morbidi. Proseguire lo spazzolamento finché non appaiono più residui sulla spazzola (Cdc 2008).
Eliminare soluzioni o detergenti enzimatici dopo ogni uso poiché non sono dei microbicidi e, quindi, non ritarderanno la crescita batterica (Cdc 2008).
Processare gli endoscopi che attraversano tessuti generalmente sterili (per esempio, artroscopi, cistoscopi, laparoscopi ecc.) prima di ogni uso con una procedura sterilizzante; se ciò non fosse possibile, fornire almeno un alto livello di disinfezione. L’alto livello di disinfezione di artroscopi, laparoscopi e cistoscopi deve essere seguito da risciacquo con acqua sterile (Cdc 2008).
Pulire meccanicamente gli accessori riutilizzabili inseriti sugli endoscopi (per esempio, pinze bioptiche o altri strumenti da taglio) che superano le barriere mucose (per esempio, pulizia a ultrasuoni per pinze bioptiche) e quindi sterilizzare questi strumenti tra un paziente e l’altro (Cdc 2008).
Processare endoscopi e accessori che vengono a contatto con membrane mucose come presidi semicritici e utilizzare dopo l’uso su ogni paziente almeno una disinfezione ad alto livello (Cdc 2008).
Utilizzare per la sterilizzazione o la disinfezione ad alto livello prodotti registrati come sterilizzanti o disinfettanti ad alto livello (Cdc 2008).
Dopo la pulizia, per conseguire elevati livelli di disinfezione trattare con disinfettanti di alto livello (glutaraldeide, ortoftalaldeide, acido peracetico ecc.) secondo le modalità consigliate, facendo seguire risciacquo e asciugatura (Cdc 2008).
Scegliere un disinfettante o uno sterilizzante chimico compatibile con il dispositivo che si deve trattare. Evitare di utilizzare prodotti chimici su un endoscopio se il fabbricante avverte che il prodotto potrebbe danneggiarne le funzioni (con o senza danno delle superfici) (Cdc 2008).
Immergere completamente l’endoscopio nel disinfettante ad alto livello e assicurarsi che tutti i canali siano irrorati. Gli endoscopi che non possono essere immersi devono essere eliminati (Cdc 2008).
Dopo un intervento disinfezione ad alto livello, risciacquare l’endoscopio e far scorrere nei canali, secondo i casi, acqua sterile, acqua filtrata o acqua potabile per evitare nei pazienti effetti avversi dovuti al disinfettante (che può, ad esempio, provocare colite). Far seguire al risciacquo con acqua un passaggio di alcool etilico o isopropilico 70‐90% (Cdc 2008).
Dopo il passaggio di tutti i canali con alcool, far passare un flusso di aria compressa per facilitare l’asciugatura e ridurre il rischio di contaminazione con microrganismi presenti nell’acqua (Cdc 2008).
Sterilizzare o disinfettare ad alto livello i contenitori di acqua per i flussaggi e i loro tubi di connessione almeno una volta al giorno. Dopo la sterilizzazione o la disinfezione ad alto livello, riempire i contenitori con acqua sterile (Cdc 2008).
Gli ambienti nei quali gli endoscopi vengono usati e riprocessati devono essere tali da garantire sicurezza a pazienti e operatori sanitari. Deve essere in uso un sistema di ricambio dell’aria (aspirazione diretta sulla fonte d’emissione) che minimizzi l’esposizione a vapori potenzialmente tossici (per esempio, di glutaraldeide). Non devono essere superati i limiti consentiti di concentrazione di vapori prodotti da sterilizzanti o disinfettanti chimici ad alto livello (Cdc 2008)
Controllare routinariamente il liquido sterilizzante/disinfettante ad alto livello per garantire la concentrazione minima efficace del principio attivo. Controllare la soluzione giornalmente o più spesso utilizzando un appropriato indicatore chimico e documentare il risultato ottenuto. Eliminare la soluzione se l’indicatore mostra che la concentrazione è inferiore a quella minima efficace. Non utilizzare liquidi sterilizzati/disinfettanti ad alto livello oltre la data di scadenza raccomandata dal produttore (per esempio, 14 giorni per la ortoftaldeide) (Cdc 2008).
Disporre di personale dedicato al trattamento degli endoscopi con specifica formazione per garantire appropriata pulizia e alti livelli di disinfezione o sterilizzazione. Richiedere evidenza di addestramento e aggiornamento regolare di tutto il personale addetto al trattamento degli endoscopi (all’assunzione, annualmente) (Cdc 2008).
Formare tutto il personale che fa uso di prodotti chimici circa i rischi biologici, chimici, ambientali nell’uso di procedure che comportano l’uso di disinfettanti (Cdc 2008).
Predisporre adeguati dispositivi di protezione individuale (guanti, sovracamici, occhiali protettivi, schermi facciali, protezioni respiratorie) per proteggere i lavoratori dall’esposizione a prodotti chimici o microrganismi (per esempio, Hbv) (Cdc 2008).
Se si utilizzano sistemi automatici di trattamento degli endoscopi (lava-disinfetta-endoscopi), porre lo strumento nella macchina e collegare i connettori dei canali secondo le indicazioni del costruttore per garantire l’esposizione di tutte le superfici interne al disinfettante ad alto‐livello/sterilizzante (Cdc 2008).
Se si utilizzano sistemi automatici di trattamento degli endoscopi (lava-disinfetta-endoscopi), assicurarsi che lo strumento sia efficacemente trattato. Assicurarsi che sia stato messo in atto ogni passaggio di pulizia e disinfezione per conseguire un trattamento efficace (Cdc 2008).
Se si presenta un cluster di infezioni correlate all’uso di endoscopi, indagare le possibili vie di trasmissione (persona‐persona o fonte comune) e gli eventuali serbatoi (Cdc 2008).
Riferire episodi epidemici di infezioni correlate all’uso degli endoscopi alle persone responsabili del rischio infettivo e del rischio clinico nella struttura sanitaria (Cdc 2008).
Confrontare le istruzioni per il trattamento fornite dai produttori sia dell’endoscopio sia della sterilizzatrice e trovare soluzione a eventuali istruzioni non concordanti/coerenti (Cdc 2008).