Dolore cronico: pazienti insoddisfatti dei trattamenti

Le organizzazioni internazionali per la lotta al dolore collaborano per aumentare l’attenzione su questo tema, ma è necessario che i governi europei sviluppino progetti adeguati per il trattamento del dolore cronico. Secondo un sondaggio condotto in Europa su oltre mille persone affette da dolore cronico, milioni di pazienti continuano a soffrire ogni giorno anche dopo aver provato diverse terapie. L’indagine “The painful truth survey: the state of pain management in Europe” – supportata da Boston Scientific in collaborazione con organizzazioni internazionali impegnate nella lotta al dolore – ha rivelato che degli individui che soffrono di dolore cronico piĂą di un terzo ha difficoltĂ  a svolgere le normali attivitĂ  quotidiane, penalizzando la propria vita relazionale e professionale. Le organizzazioni coinvolte nella Painful Truth Survey chiedono a tutti i Paesi europei di sviluppare piani nazionali per la gestione del dolore cronico che vadano al di lĂ  dei consueti percorsi di diagnosi e trattamento. Pazienti e operatori sanitari spesso non conoscono le opzioni terapeutiche disponibili, eppure un quinto degli interpellati potrebbe essere trattato o gestito con terapie innovative, come la stimolazione del midollo spinale mediante dispositivo ricaricabile. Così ha commentato Paolo Poli, direttore dell’UnitĂ  Operativa Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana presso l’Ospedale Santa Chiara di Pisa: «l’Italia è tra i pochi Paesi al mondo ad avere una legge (la n. 38 del marzo 2010) che equipara il dolore cronico a una vera e propria malattia, per cui si fa obbligo al personale sanitario di rilevare e trattare il dolore. L’applicazione di questa legge però si scontra con la scarsa informazione alla popolazione e l’insufficiente preparazione in materia dei medici di famiglia».