Inaugurata Radiologia interna al carcere di Venezia

Inaugurata Radiologia interna al carcere di Venezia«In un Paese civile, la pena va scontata fino all’ultimo giorno, però al detenuto vanno garantiti rispetto e salvaguardia della salute. A Venezia abbiamo un esempio significativo», ha affermato Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Veneto che in settembre ha inaugurato al carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia nuove strumentazioni per la radiologia, afferente all’Ulss 3 Serenissima.

Luca Coletto era accompagnato dal direttore generale dell’Ulss Giuseppe Dal Ben, da Enrico Sbriglia, direttore dell’amministrazione penitenziaria per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia e da  Immacolata Mannarella, direttrice dal carcere.

Le nuove tecnologie installate sono un apparecchio radiologico completo fisso e un ortopantomografo per le radiografie delle arcate dentarie, in aggiunta alla presenza di una moderna apparecchiatura che consente di inviare all’Ospedale di Venezia i referti, che vengono letti in tempo reale, e di un kit portatile di primo intervento del tipo di quelli in dotazione alle ambulanze del Suem 118.
Un nuovo elettrocardiografo è stato di recente acquistato anche per la Casa di Reclusione femminile della Giudecca.

Queste apparecchiature consentiranno di ridurre al minimo i circa 300 trasferimenti l’anno dalla struttura penitenziaria all’ospedale di Venezia, con risparmio in termini di sicurezza e uso di mezzi e personale.