Irccs di Reggio Emilia: al via sette nuovi progetti finanziati dal Ministero

Irccs di Reggio Emilia: al via sette nuovi progetti finanziati dal Ministero
Il gruppo di ricerca

La capacità di un Irccs si riconosce anche dal numero di progetti che vengono portati avanti, spesso con il supporto del Ministero della Salute. Se è così, allora l’Irccs Ausl di Reggio Emilia è senza dubbio di alto livello: ha infatti vinto sette bandi per altrettanti progetti nell’ambito del bando del Ministero della Salute per la Ricerca Finalizzata 2016.

Tutti di durata triennale, cinque hanno come capofila l’Ausl di Reggio Emilia. Due dei progetti sono stati proposti da giovani ricercatori: il primo – di Katiuscia Dallaglio e Mariaelena Pistoni del Laboratorio di Ricerca Traslazionale – si focalizza sul definire in che modo le cellule tumorali si riorganizzano per resistere alle moderne terapie, in modo da scegliere i pazienti più rispondenti; il secondo, invece, in mano a Valentina Fragliasso dello stesso Laboratorio, si concentra sul linfoma anaplastico a grandi cellule allo scopo di trovare marcatori utili per sviluppare delle terapie appropriate.

Gli altri cinque progetti sono: confronto tra tomosintesi mammaria e mammografia digitale nello screening mammario per individuare il metodo più efficiente; indagine per verificare l’effettivo valore del ricovero in hospice per i pazienti oncologici nella fase di fine vita; indagine per capire se c’è modo di identificare i tumori alla tiroide aggressivi, così da inviare i pazienti subito alla terapia più adeguata; capire qual è il miglior linguaggio per effettuare un’educazione sanitaria efficace dei cittadini; ridurre i tempi della raccolta ed elaborazione dei dati di incidenza dei tumori maligni nelle regioni in cui non sono presenti registri sistematizzati.

Massimo Costantini, direttore scientifico dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia ha dichiarato: «il risultato è frutto di un processo di crescita dei nostri ricercatori, che si stanno dimostrando in grado di ottenere finanziamenti attraverso bandi sempre più competitivi. Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati ottenuti da due giovani professioniste del Laboratorio di Ricerca Traslazionale, Mariaelena Pistoni e Valentina Fragliasso, che mostrano come anche a Reggio Emilia siamo i grado di realizzare ricerca di qualità sulle tecnologie più avanzate».

«Importante, inoltre, vedere premiati progetti in ambito clinico, come quello dell’Anatomia Patologica, e in ambito di ricerca sanitaria, come quello sugli screening mammografici. Fondamentale in tutto questo è il ruolo degli uffici di supporto all’attività di ricerca. Un ringraziamento particolare va al Grant Office, coordinato da Virginia Dolcini, che gestisce l’intero percorso dei progetti finanziati, dalla segnalazione dei bandi alla rendicontazione finale del lavoro svolto».

Stefania Somaré