L’85% degli italiani è per la sanità mista

L'85% degli italiani è per la sanità mistaPresentato uno studio Censis realizzato in collaborazione con Aiop sul valore dell’ospedalità privata nella sanità pluralista.

Per gli italiani è importante scegliere un professionista di cui si fidano, indipendentemente dalla struttura pubblica o privata in cui opera. Questo è il primo dei dati che emerge dalla ricerca del Censis sviluppata con Aiop sull’ospedalità privata nella sanità pluralista.

La libertà di scelta è un valore condiviso trasversalmente nel territorio: dall’85% dei residenti al Nord-Ovest, l’87% al Nord-Est, l’82% al Centro e l’87% al Sud.

Il pensiero della politica sulla sanità mista

Il Censis ha interpellato i consiglieri regionali riguardo alla sanità privata accreditata nel SSN. Il 63% è molto favorevole al ruolo della sanità privata. Di contro il 3%, lo zoccolo duro, vorrebbe metterla al bando. Il 34%vorrebbe vedere le risorse dirottare verso le sole strutture pubbliche. Il giudizio sulla devolution sanitaria è complessivamente positivo.

La ricetta di Aiop Giovani per il futuro

I giovani di Aiop hanno stilato le linee guida per lo sviluppo di un ideale SSN. L’ambizioso lavoro dei giovani rappresentanti della sanità privata è durato tre anni. Lo studio portato avanti in questo triennio “Le sfide di oggi per la sanità di domani”, ha previsto la pubblicazione di tre report, uno all’anno.

L’ultimo, presentato in occasione dell’Assemblea Generale Aiop, dal titolo “SSN: destinazione futuro”, realizzato con il supporto scientifico di V.I.H.T.AL.I., spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha indicato otto punti che l’Italia deve affrontare per tutelare e valorizzare il bene rappresentato dall’assistenza universalistica e solidaristica:

1. Giusta assistenza ed equo accreditamento;
2. Misurazione dei risultati e dei costi per ciascun paziente;
3. Riorganizzazione delle modalità di finanziamento in ambito ospedaliero;
4. Riorganizzazione delle modalità di finanziamento dell’assistenza;
5. Integrazione dell’assistenza nonostante strutture istituzionalmente separate;
6. Centralità del paziente all’interno del Sistema Salute;
7. Superamento del limite geografico, buone pratiche e integrazione;
8. Costituzione di base dati e sistemi informativi efficaci.

Caterina Lucchini