Laparoscopia 4K all’Ospedale di Desio

Laparoscopia 4K all'Ospedale di DesioSi erano dati appuntamento in sala operatoria collegandosi in diretta dalla Svizzera e dal Regno Unito giĂ  nel mese di maggio. Dario Maggioni, direttore della Chirurgia Generale e d’Urgenza III della ASST di Monza, sta ora portando avanti una serie di interventi chirurgici con tecnologia 4K.
Alcuni mesi fa Maggioni aveva eseguito per la prima volta in diretta un intervento di emicolectomia sinistra videolaparoscopica dalla sala operatoria dell’Ospedale di Desio, durante il corso di chirurgia colorettale dell’Advanced Minimally Invasive Surgery Academy (AIMS) di Niguarda, diretta dal prof. Raffaele Pugliese.

L’intervento era stato eseguito con la nuova colonna laparoscopica 4K, ultra HD su un paziente di 73 anni affetto da diverticolite del colon recidiva. Il paziente seguito dall’Ambulatorio di Malattia Diverticolare dell’Ospedale di Desio aveva subito un recente ricovero per un ascesso trattato con terapia medica e condotto all’intervento programmato dopo adeguato studio della patologia.

L’Ă©quipe del dott. Maggioni era composta da Andrea Costanzi, Angelo Miranda e dal dott Giulio Mari, dall’anestesista Maria Amigoni, dalla strumentista Roberta Viganò e dagli infermieri di sala Stefano Messina e Marzia Ferrante, che su indicazione del suo primario prof. Giuseppe Citerio molto sensibile al tema della collaborazione tra anestesisti e chirurghi, si occupa specificamente dell’attuazione del protocollo ERAS in ambito anestesiologico e della sua integrazione con gli aspetti di competenza chirurgica.

L’intervento, durato 120 minuti, era stato commentato in diretta dall’AIMS Academy dal prof. Patrick Ambrosetti dell’Ospedale di Ginevra, uno dei massimi esperti in campo mondiale della malattia diverticolare e dal prof. Bill Heald, pioniere della chirurgia del colon-retto e direttore della Pelican Cancer Foundation a Basingstoke, in Gran Bretagna.

L’intervento era stato eseguito secondo la moderna tecnica di legatura ultraselettiva dei vasi sanguigni del sigma, lontano dall’origine dei vasi principali che nascono dall’aorta, per preservare tutte le innervazioni che presiedono alle funzioni defecatoria, urinaria e sessuale.

Il paziente era stato inserito nel protocollo ERAS (trattamento di recupero perioperatorio accelerato) grazie alle innovative tecniche di analgesia senza oppiacei praticate dall’anestesista e dall’assenza di sondini e drenaggi che i chirurghi hanno evitato di posizionare.

In questo modo il paziente aveva potuto scendere dal letto già nel pomeriggio stesso dell’intervento e consumare un pasto leggero la sera stessa.

«L’Ospedale di Desio», sottolinea il direttore generale dell’ASST di Monza Matteo Stocco, «è stato il primo nella provincia di Monza e Brianza a dotarsi di questa colonna. Il nostro obiettivo è quello di far sì che il presidio di Desio possa continuare a essere riferimento per la chirurgia laparoscopica: grazie alle tecnologie di cui ci stiamo dotando e soprattutto grazie alla capacitĂ  e professionalitĂ  dei nostri operatori, siamo in grado di offrire interventi chirurgici mininvasivi sempre piĂą mirati e con ottimi risultati, riconosciuti come in questo caso anche dai massimi esperti del settore».

«La live surgery», sottolinea Maggioni, «è una modalitĂ  di insegnamento di nuove tecniche chirurgiche oggi sempre piĂą richiesta dai centri di formazione in chirurgia laparoscopica e ha permesso a circa 80 corsisti di seguire nell’aula magna dell’AIMS Academy tutte le fasi della procedura con immagine trasmesse in alta definizione dalla sala operatoria del nostro ospedale.
La sua realizzazione richiede una grande collaborazione di tutte le professionalità coinvolte e soprattutto il supporto organizzativo ed economico».