L’ospedale per intensità di cura

Roberto Tramalloni, direttore sanitario Ospedale Galliera

Il 2 aprile prende il via all’Ospedale Galliera di Genova il processo di riorganizzazione che porterà alla realizzazione del modello per intensità di cura, che permette una gestione più efficace ed efficiente dell’assistenza ospedaliera. Il sistema è stato validato sul campo, anche recependo le indicazioni contenute nel Piano sanitario regionale riguardo al modello per intensità di cura. «L’attivazione sperimentale di tale modello in Ortopedia e Geriatria», ha detto Roberto Tramalloni (nella foto), direttore sanitario del Galliera, «ha migliorato le performance assistenziali, grazie appunto alla maggiore efficienza organizzativa. Di qui la decisione di estendere gradualmente l’intensità di cura a tutta la struttura». La nuova organizzazione prevede la presa in carico del paziente in aree omogenee, in base alla gravità del caso. I tre livelli d’intensità di cura (bassa, media, alta) permettono di valutare il paziente nella sua complessità, creando le condizioni migliori per una corretta contestualizzazione (livello di ricovero) e personalizzazione. Completano il quadro il tutor medico e il team infermieristico dedicato: dal momento del ricovero fino alla dimissione il paziente è affidato a un unico interlocutore, che lo segue in tutto il percorso diagnostico e terapeutico; un team multidisciplinare di specialisti viene consultato in base alle esigenze. Il team infermieristico, invece, comprende un infermiere di processo che accoglie in reparto, rileva le necessità del malato e del progetto assistenziale personalizzato.