Medicina territoriale: un progetto pilota in Toscana

TOSCANAÈ partito da poco presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi a Firenze il progetto CaRED – Careggi e Re-Engineered Discharge, finalizzato a migliorare la comunicazione tra medici di Medicina Generale e specialisti ospedalieri per fornire un servizio migliore al paziente.

Gli studi sul tema dimostrano che una comunicazione ben coordinata può portare a una riduzione cospicua dei ricoveri inutili, con percentuali che arrivano al 30%. «Si tratta di un progetto pilota che, se funzionerà, potrebbe essere diffuso a tutta la regione Toscana», ha dichiarato alla presentazione ufficiale del progetto l’assessore Stefania Saccardi. Alla base del progetto, un utilizzo avanzato dell’informatica attraverso la cartella clinica informatizzata dell’ospedale che permetterà in via sperimentale ai medici di medicina generale di entrare nel percorso clinico assistenziale dei pazienti fin dalle prime fasi del ricovero. Il sistema informerà inoltre i medici di medicina generale del ricovero del loro assistito e consentirà l’interazione tra il medico stesso e il collega in ospedale. In questo modo l’informatica diventa mezzo per consentire la continuità delle cure, così importante per ottenere dei successi in medicina, nell’ottica della medicina personalizzata. Insieme all’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, sostengono il progetto anche l’Agenzia Regionale di Sanità e il Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del paziente della Regione Toscana. Al momento il progetto coinvolge circa centosessanta medici di medicina generale, in sei zone bacino dell’ospedale: Rifredi-Castello, Statuto-Vittoria, Porta al Prato-Puccini, Novoli-Piagge, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino. I cittadini che potrebbero essere seguiti grazie a questo nuovo sistema di comunicazione integrata sono circa 230.000 (bacino di riferimento dell’area metropolitana di Careggi).

Stefania Somaré