Nanotech, genetica e scienza dei farmaci insieme contro il tumore del colon-retto

Lo staff della S.C. di Oncologia Medica dell'Ospedale Galliera di Genova

Lo staff della S.C. di Oncologia Medica dell'Ospedale Galliera di GenovaUn programma di terapie personalizzate che unisce nanotech, genetica e scienza dei farmaci contro il tumore colon-retto e che prevede la realizzazione di vettori intelligenti per il rilascio di farmaci anti-tumorali direttamente nel tessuto malato, adeguando la terapia al paziente e in modo da massimizzare l’efficacia dell’intervento e ridurre la possibilità di ritorno della malattia.

Si tratta di un progetto nato dall’accordo tra l’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia e l’Ospedale Galliera di Genova, un programma di medicina personalizzata che, coniugando nanotecnologie, genetica e scienza dei farmaci, si pone l’obiettivo di sperimentare nell’arco dei prossimi tre-cinque anni una nuova terapia per il tumore al colon-retto. Il programma scientifico sarà seguito da Paolo Decuzzi, direttore del Laboratorio di Nanotecnologie per la Medicina di Precisione dell’IIT, e Andrea De Censi, direttore della S. C. Oncologia Medica dell’Ospedale Galliera.

Nei Paesi occidentali il tumore del colon-retto è il secondo tumore maligno per incidenza e mortalità dopo quello della mammella nella donna e il terzo dopo quello del polmone e della prostata nell’uomo. Il 55% dei casi si ha nei Paesi industrializzati. Lo sviluppo di nuove terapie efficaci è il focus su cui l’attuale oncologia medica si sta concentrando, mettendo in campo la ricerca all’avanguardia nel campo delle nanotecnologie e del rilascio intelligente di farmaci. L’accordo tra i due Istituti genovesi prevede l’identificazione di terapie personalizzate, in cui il rilascio del farmaco direttamente sul tessuto tumorale è definito nei tempi, quantità e tipologia in base al profilo genetico del paziente.

Nel laboratorio di Paolo Decuzzi all’IIT si costruiscono nanoparticelle di materiale polimerico biodegradabile che agiranno da navicelle sulle quali caricare più molecole di farmaco antitumorale e rilasciarle direttamente sul tessuto malato. La collaborazione con il Galliera permetterà di perfezionare tali nanoparticelle affinché siano personalizzate sul profilo del paziente. Il tumore, infatti, differisce da paziente a paziente sia per le differenze genetiche individuali sia per le caratteristiche specifiche del singolo tratto intestinale (architettura vascolare e tissutale).Decuzzi_lab_IIT

I ricercatori, quindi, svilupperanno modelli pre-clinici che replichino le caratteristiche specifiche di ciascun malato e vi testeranno l’efficacia dei vettori nanotecnologici.

«Questo approccio permetterà di identificare per ogni singolo paziente la tipologia di particella e la combinazione farmacologica che con più alta probabilità porterà alla remissione della malattia», spiega il prof. Paolo Decuzzi. «A regime, potremo realizzare il modello pre-clinico paziente specifico in qualche settimana, testare le varie combinazioni sul modello pre-clinico e somministrare al paziente solo la soluzione più efficace».

Inoltre, grazie all’esperienza maturata nella S. C. di Oncologia Medica dell’Ospedale Galliera di Andrea De Censi, la terapia farmacologica per il tumore del colon-retto sarà per la prima volta di tipo combinatoriale, ovvero saranno due i farmaci rilasciati dalle nanoparticelle: uno che blocca il tumore e l’altro che allieva gli stati infiammatori corresponsabili della proliferazione tumorale.