Nuove possibilità di cura, nuova speranza ai pazienti. La ASST di Monza avvia il Centro di Ricerca di Fase 1

Nuove possibilità di cura, nuova speranza ai pazienti. La ASST di Monza avvia il Centro di Ricerca di Fase 1
Lo staff del Centro di Ricerca

Dal 19 agosto la ASST di Monza è dotata di un Centro di Ricerca di Fase 1 accreditato, unico nel suo genere in Italia.
Gli studi di Fase 1 sono le ricerche cliniche che impiegano i nuovi farmaci nelle fasi più precoci del loro sviluppo. Prima che un farmaco venga messo in commercio bisogna valutarne la dose ottimale, gli effetti collaterali, la potenziale interazione con altri farmaci: gli studi di Fase 1 sono dedicati proprio a questa finalità, ma al contempo rappresentano una possibilità di trattamento in più rispetto alle normali terapie.
La Direzione della ASST di Monza, struttura ospedaliera con più di 1000 posti-letto e con svariate eccellenze in diversi settori della medicina, ha fortemente voluto una struttura dedicata alla ricerca clinica, “una struttura al servizio dei pazienti ma anche della scienza”, autorizzata a sperimentazioni in tutti i campi della medicina e non solo onco-ematologici (che poi rappresentano circa il 90% delle ricerche).

L’unità di Fase 1 dell’ASST di Monza è l’unica struttura nella realtà italiana a nascere come servizio trasversale che accoglie e gestisce proposte di studi clinici diversi in tutti i settori della medicina. Si tratta di un centro ospedaliero dove, oltre all’università, vengono svolte importanti sperimentazioni cliniche; è un centro attrattivo, vista la complessità dei pazienti trattati. Uno tra i pochi centri dove è possibile attivare la Fase 1 su tutte le specialità e su tutti i casi trattati.
Questa struttura si arricchisce di un nuovo fiore all’occhiello: l’Ospedale San Gerardo, grazie all’eccellenza della cura, diventerà ancora più attrattivo per le sperimentazioni, proprio perché complesso. Questo centro completa l’ASST perché aumenta la capacità di utilizzare le strutture per fare ricerca.

L’Unità di Fase 1 ha infatti avviato collaborazioni con numerosi Istituti di ricerca nazionali e internazionali in diverse aree della medicina, dalla oncologia all’ematologia, dalla neurologia alla gastro-enterologia e alle malattie infettive. La struttura è in procinto di attivare collaborazioni con tutte le strutture dell’Azienda Ospedaliera che vogliono fare ricerca e alle quali viene messa a disposizione esperienza, personale dedicato, un impegno quotidiano che nasce dall’integrazione delle diverse professionalità, dalla programmazione e organizzazione sistematica e dalle tecnologie all’avanguardia “per stare in prima linea insieme ai pazienti, combattere con loro, sperare con loro”.

Nei dieci posti letto di Day Hospital del San Gerardo vengono accolti pazienti per i quali non ci sono altre soluzioni terapeutiche a disposizione. Pazienti che vengono selezionati in seguito alle proposte di studio avanzate dalla case farmaceutiche. Se lo studio è di interesse ed è fattibile, il protocollo inizia il suo iter etico e amministrativo.
Quindi il paziente, dopo un pre-screening, si sottopone alle somministrazioni, alla ricerca della dose ottimale e alla verifica dell’efficacia.
Una volta conclusa la Fase 1, se i risultati sono positivi, si passa alla Fase 2 in cui, con la dose definita nella Fase 1 vengono trattati pazienti omogenei per patologia. Una fase che vuole dimostrare l’efficacia del farmaco. Nello step successivo, il farmaco viene messo a confronto con la tipologia di terapia finora a disposizione. Una struttura al servizio dei pazienti, ma anche della scienza.

Matteo Stocco, direttore generale ASST di Monza