Protocollo d’intesa tra Ministero della Salute e Fondazione ANT

firma_ant_minIn settembre è stato firmato un Protocollo d’intesa tra il Ministero della Salute, nella persona del sottosegretario Vito De Filippo, e la Fondazione ANT Onlus Italia (Assistenza Nazionale Tumori), rappresentata dal suo presidente, Raffaella Pannuti. La Fondazione si occupa di fornire assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e di fare prevenzione oncologica, il tutto in forma gratuita. Il Protocollo si prefigge di definire e realizzare un programma di interventi mirati all’uso e all’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore nei malati di tumore, in linea con la legge 38 del 15 marzo 2010. Il sottosegretario De Filippo ha dichiarato: «questo Protocollo è un importante modello di partenariato pubblico e no profit e di sinergie che hanno come fine ultimo la presa in carico dei bisogni della persona malata di tumore, quali cura e assistenza, ma anche il mantenimento di uno stato di benessere e qualità della vita attraverso l’applicazione di strumenti terapeutici atti a lenire le sofferenze».
Ha ribattuto Pannuti: «il non profit e la sanità pubblica hanno lo stesso obiettivo: il bene comune. L’accordo che sigliamo oggi con il Ministero ci riempie di orgoglio, è il riconoscimento di come un non profit maturo, trasparente e organizzato secondo criteri di qualità certificati, possa positivamente affiancare il settore pubblico. Auspichiamo anche a livello regionale una sempre maggior inclusione di realtà del terzo settore all’interno della rete delle cure palliative».
Quali sono i punti principali del Protocollo? Anzitutto la diffusione e la conoscenza dell’uso delle cure palliative e della terapia del dolore nel territorio e negli ospedali, diffusione di cui si occuperà la Fondazione ANT, dal momento che la formazione in materia è già parte del suo impegno istituzionale. Un secondo punto riguarda la creazione di una Rete Nazionale di Cure Palliative e Terapia del Dolore, da realizzarsi in tutte le Regioni dello stivale, cui segue una fitta promozione delle cure palliative in tutte le regioni in cui ANT è già presente, ovvero Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia e Umbria. La diffusione della conoscenza delle cure palliative e della terapia del dolore potrà estendersi anche a livello sociale, per esempio attraverso le scuole, dove la Fondazione ANT già opera. Infine vi sarà la promozione della ricerca nell’ambito delle cure palliative e lo sviluppo di programmi di scambio e confronto nazionali e internazionali.

Stefania Somaré