Un innovativo “orologio metabolico” in grado di stimare l’età biologica attraverso un semplice esame del sangue è stato messo a punto da un team di ricercatori del Centro per la Ricerca Cooperativa in Bioscienze (CIC bioGUNE) di Bizkaia.
Pubblicato su Metabolic Health and Disease, lo studio apre nuove prospettive al rilevamento precoce d’invecchiamento e al supporto diagnostico.
Come funziona?
Traendo spunto dalla metabolomica NMR, il modello si combina con algoritmi di apprendimento automatico, dando origine ad uno strumento capace di prevedere l’età biologica, un parametro spesso più significativo dell’età cronologica per valutare lo stato di salute generale del paziente.
Segnali nascosti
I ricercatori, applicando il modello a campioni di pazienti con quadri clinici differenti, hanno riscontrato un’età metabolica superiore rispetto all’età anagrafica.
Nei pazienti affetti da cancro alla prostata ad esempio, lo scostamento medio rilevato era di 5 anni, mentre in quelli con steatosi epatica si registrava uno scarto fino a 14 anni.
I dati hanno, inoltre, permesso di individuare modelli metabolici distinti tra sottotipi della stessa malattia, offrendo spunti utili per una diagnosi più personalizzata.
Verso una diagnosi predittiva
La piattaforma, oltre a stimare l’invecchiamento, è in grado di prevedere oltre 25 parametri clinici standard, tra cui infiammazione e funzionalità renale.
Questa metodica potrebbe in futuro portare alla semplificazione e al potenziamento della diagnosi clinica, aprendo la strada a una medicina più accessibile.
Con ulteriori validazioni, lo strumento potrebbe integrarsi nei sistemi sanitari per monitorare lo stato di salute, personalizzare i trattamenti e promuovere un invecchiamento sano.


