Tumore della tiroide: assegnato il primo premio Attard

Il Premio Marco Attard è promosso congiuntamente da AME Onlus, Associazione Medici Endocrinologi, e dall’Italian Thyroid Cancer Observatory (ITCO) per ricordare Marco Attard, endocrinologo che molto ha puntato sul lavoro d’équipe in un’epoca in cui il team non era ancora considerato essenziale.
A vincere la prima edizione di questo premio è stato un giovane endocrinologo, Giorgio Grani, per uno studio (Temporal Changes in Thyroid Nodule Volume: Lack of Effect on Paranodular Thyroid Tissue Volume, Grani G, et al. Thyroid. 2017), pubblicato nel 2017 sulla rivista Thyroid sull’uso dell’ecografo nella patologia tiroidea.
Dichiara Grani: «Lo studio aveva l’obiettivo di valutare il comportamento del tessuto tiroideo nei pazienti con almeno un nodulo tiroideo in significativa crescita volumetrica nel corso di 5 anni di monitoraggio ecografico.

In tale contesto, vi erano due possibilità: in caso di patologia del tessuto tiroideo in generale, la crescita sarebbe stata a carico sia del nodulo che del tessuto tiroideo sano; oppure in caso di patologia intrinseca del nodulo, la crescita si sarebbe registrata solo a carico del nodulo. Ciò che lo studio ha documentato è che, selezionando pazienti che presentavano noduli in crescita in un solo lato della tiroide, il lato opposto non subiva alcun incremento volumetrico.

Questo risultato è a favore quindi della seconda ipotesi e permette di concludere che nella maggior parte dei pazienti in monitoraggio per noduli tiroidei, la patologia è essenzialmente locale e intrinseca del nodulo e ciò suggerisce un uso più limitato del termine “gozzo”, che invece sottende una patologia diffusa della ghiandola».

Allo studio aveva partecipato anche come coautore il dottor Marco Attard.

Stefania Somaré