Un progetto per migliorare le Reti Oncologiche

Un progetto per migliorare le Reti OncologicheA fine giugno è stato presentato a Roma un nuovo progetto di Periplo Onlus, associazione nata nel 2015 dalla volontà di coordinatori clinici delle Reti Oncologiche attive e di altri professionisti proprio per favorire la nascita di Pdta condivisi.
Oggi l’attenzione si allarga. L’idea, infatti, è di creare una Rete delle Reti Oncologiche per uniformare i Pdta utilizzati nelle Reti già esistenti, sostenere la nascita delle Reti in via di creazione e stimolare le Regioni che non hanno ancora messo in moto il processo di creazione della Rete Oncologica.

Alla base del progetto c’è la convinzione, sostenuta da dati, che le Reti Oncologiche permettono di salvare più pazienti e, allo stesso tempo, di utilizzare al meglio le risorse disponibili in Regione.
Al momento in Italia sono solo 7 le Regioni ad aver avviato con successo una Rete Oncologica: Lombardia, anche se in attesa di riorganizzazione e nomina referente regionale da oltre un anno, Piemonte e Valle D’Aosta, Veneto, Toscana, Umbria, Liguria e la provincia autonoma di Trento.

L’esperienza di queste Regioni consente di dire che, in presenza di una Rete Oncologica, i pazienti hanno una maggiore aspettativa di vita, possono accedere alle cure migliori senza doversi spostare da casa, ovunque si trovino, perché i percorsi sono uniformati in tutto il territorio.
Inoltre, la sinergia tra i vari nodi della rete crea un sistema virtuoso che riduce i costi e gli sprechi. Per esempio, gli ospedali vengono usati solo per le terapie più complesse e le liste d’attesa si possono ridurre anche del 50%.

Nonostante ciò ci sono Regioni che, per un motivo o per l’altro, non hanno ancora mosso alcun passo, in particolare: Marche, la Provincia Autonoma di Bolzano, Molise e Friuli Venezia Giulia. A parte il caso della Emilia Romagna dove, pur non esistendo una Rete regionale, ci sono la Rete Regionale dei Centri di Senologia e la Rete Oncologia Romagna.
Delle restanti Regioni, Campania e Puglia stanno per avviare le loro Reti, mentre Sicilia, Lazio, Calabria, Sardegna e Basilicata ne parlano solo sulla carta, con documenti che sono restati tali.

Stefania Somaré