Una nuova Pet/Ct per l’Ausl di Reggio Emilia

Una nuova Pet/Ct per l'Ausl di Reggio EmiliaÈ stata inaugurata presso il reparto di Medicina Nucleare dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia una nuova PET/CT, donata all’Ausl di Reggio Emilia grazie ai fondi raccolti con il progetto Pet Puzzle promosso da Grade Onlus e sostenuto da Fondazione Manodori e Unindustria Reggio Emilia.

L’apparecchiatura Discovery MI (prodotta da General Electric e acquisita nella configurazione più avanzata presente al momento in Italia) consentirà di aumentare il volume di attività, migliorare la qualità diagnostica e valutare in modo approfondito la risposta alle terapie in virtù di una più efficace quantificazione dei fenomeni metabolici in atto.

Installata nel reparto di Medicina Nucleare del Santa Maria Nuova, si trova in un locale di 42 m² appositamente predisposto.

Dei 2 milioni di euro necessari all’acquisto, 1,3 milioni sono donazioni di cittadini, aziende e associazioni che hanno partecipato al progetto Pet Puzzle; la cifra restante viene da un finanziamento Credem.

Alla cerimonia erano presenti, insieme al direttore generale dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia Fausto Nicolini, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi e il direttore generale di Grade Onlus Roberto Abati.

L’équipe: in primo piano Annibale Versari, direttore del reparto di Medicina Nucleare, con alcuni collaboratori.

Pet/Ct: diagnostica per immagini avanzata ed efficace

La tomografia a emissione di positroni è una tecnica diagnostica di medicina nucleare in grado di visualizzare, attraverso immagini biomediche, i processi metabolici e funzionali all’interno del corpo. Per questa sua specificità, la PET viene usata in prevalenza in campo oncologico e onco-ematologico.

Attraverso la somministrazione endovena di radiofarmaci, la PET permette di individuare tumori, valutandone localizzazione, dimensione e comportamento metabolico e funzionale in una prospettiva tridimensionale. Associata a una tomografia computerizzata consente, inoltre, di aggiungere dettagliate informazioni morfologiche utili a migliorare significativamente l’interpretazione dell’esame.

Altre applicazioni, seppur più limitate, si hanno in ambito neurologico (nella valutazione delle demenze), reumatologico e cardiologico. La dose di radiazioni somministrata è molto bassa e non ha conseguenze rilevanti per il paziente.

Discovery MI Pet/Ct

La Pet/Ct Discovery MI installata nel reparto di Medicina Nucleare dell’Ospedale Santa Maria Nuova si aggiunge a un’altra Pet/Ct in dotazione al reparto dal 2006 e appartiene alla nuova generazione digitale.
I principali vantaggi sono:

  • migliore qualità delle immagini grazie all’avanzata risoluzione del sistema digitale e agli innovativi sistemi di elaborazione elettronica;
  • aumentata capacità di valutare la risposta ai trattamenti terapeutici in virtù della sensibilità del sistema e dell’ampio campo di acquisizione;
  • possibilità di utilizzo di radiofarmaci di nuova generazione e significativa riduzione della dose da somministrare al paziente;
  • più rapida definizione delle immagini grazie agli innovativi algoritmi di ricostruzione e alla velocità di risposta dei rivelatori.

Diventa possibile aumentare il volume di attività, migliorare la qualità diagnostica e valutare in modo approfondito la risposta alle terapie in virtù di una più efficace quantificazione dei fenomeni metabolici in atto.
Discovery MI è dotato di 4 anelli di detettori Pet a stato solido e una Tac a 64 banchi di rivelatori per ampliare sensibilità e campo di acquisizione.
L’apparecchiatura utilizza, inoltre, nuovi algoritmi di ricostruzione finalizzati a migliorare la qualità diagnostica e innovativi protocolli che tengono conto del naturale movimento respiratorio del paziente nel corso dell’esame. Per la prima volta in Italia, inoltre, è stata aggiornata la componente primaria del già esistente ciclotrone MINItrace GE in dotazione al reparto al fine di migliorare la qualità e l’efficienza del processo produttivo dei radiofarmaci utilizzati nelle indagini Pet/Ct.

Il reparto di Medicina Nucleare del Santa Maria Nuova

La Struttura Complessa di Medicina Nucleare del Santa Maria Nuova, in funzione dal 1973, si compone di una sezione diagnostica – dotata di Spect/Ct (tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli) e di Pet/Ct – e una di terapia radiometabolica. A queste si aggiungono una moderna unità di radiofarmacia e un ciclotrone autoschermato per la preparazione dei radiofarmaci funzionali all’attività diagnostico-terapeutica e alla sperimentazione clinica. L’équipe del reparto, diretta dal dott. Annibale Versari, è composta da 36 persone, tra cui 7 medici. Nel corso del 2017 sono transitati negli 8 posti letto del reparto 642 pazienti. Le prestazioni specialistiche sono state complessivamente 9.230, il 54% delle quali di diagnostica tradizionale (4.984) e il 35% di diagnostica Pet (3.245).

Il Servizio di Fisica Medica

La Fisica Medica svolge attività specialistiche sanitarie, nonché attività di ricerca, progettazione, controllo e gestione connesse con le applicazioni della Fisica in campo medico. In Medicina Nucleare si occupa della gestione del ciclotrone per la produzione di traccianti radioattivi, di stimare e pianificare la dose di radiazione per i pazienti e del corretto impiego delle tecnologie. Supporta il medico nucleare nell’ottimizzazione e nell’elaborazione delle immagini. L’equipe, diretta dal dott Mauro Iori, è composta da 19 persone di cui 9 fisici.

Pet Puzzle

Promosso da Grade Onlus in collaborazione con l’Azienda Irccs di Reggio Emilia, il progetto Pet Puzzle ha preso il via il 15 dicembre 2016 con l’obiettivo di raccogliere fondi attraverso donazioni di cittadini, aziende private e associazioni.

Il completamento del grande puzzle composto da 20 mila tessere, inizialmente previsto entro un triennio, rappresenta il raggiungimento della somma di 2 milioni di euro necessaria all’acquisto della Pet/Ct. Il successo riscosso dal progetto, la cui raccolta ha superato nel primo anno la cifra di 1,3 milioni di euro, ha permesso di anticipare, grazie al finanziamento dei restanti 700 mila euro da parte di Credem Banca, acquisire l’apparecchiatura e metterla rapidamente a disposizione del reparto.

Nel corso dei mesi un puzzle virtuale, pubblicato sul sito www.grade.it e aggiornato periodicamente, ha mostrato lo stato di avanzamento della raccolta, che all’inizio di giugno 2018 ha superato la cifra di 1.435.000 euro con oltre 14.300 tessere acquisite. Il progetto ha ricevuto il sostegno della Fondazione Manodori e di Unindustria Reggio Emilia.

Cristina Suzzani