Il Premio Filippin 2025 è stato vinto da Giuseppe Lippi, presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Verona ed ex allievo degli Istituti Filippin.
Il Premio Filippin è nato nel 1997 quando il consiglio di presidenza dell’associazione “Ex Allievi Filippin” ha deciso di celebrare gli ex allievi che si stavano distinguendo dopo il diploma raggiungendo importanti traguardi in ambito professionale. L’edizione 2025 del premio è stata conferita a Lippi per il suo impegno nella ricerca biomedica.
«Il premio intende onorare il suo straordinario contributo alla ricerca e alla formazione nel campo medico», ha commentato Sileno Rampado il dirigente scolastico dell’Istituto. «Il Professor Lippi si è diplomato al Filippin nel 1986. Il suo impegno nella ricerca biomedica e nella formazione di nuove generazioni di medici e ricercatori lo ha portato a ricoprire incarichi di grande responsabilità. Durante il Covid, il suo ruolo è stato fondamentale a livello mondiale, è stato nominato a capo di una task force della Federazione internazionale di Chimica clinica e Medicina di laboratorio».
La vittoria di Giuseppe Lippi è stata decretata dal comitato composto dagli ex allievi, guidato da Angelo Boccato, e dalla dirigenza del complesso educativo di Pieve del Grappa, nel Trevigiano.
«L’esempio del professor Lippi rappresenta un modello di ispirazione per tutti coloro che, come lui, hanno iniziato il proprio cammino formativo tra le mura degli Istituti Filippin», ha aggiunto Angelo Boccato.
«La formazione che ho ricevuto durante gli anni al Filippin mi ha aiutato moltissimo a creare la forma mentale che poi mi è stata utile durante la mia carriera scientifica», ha dichiarato Giuseppe Lippi. «Sono orgoglioso di ricevere questo premio, che spero possa portare nuova luce sul lavoro che stiamo portando avanti. In questo periodo stiamo lavorando su importanti ricerche collegate all’ambito delle malattie cardiovascolari, ad esempio la ricerca di biomarcatori per la diagnosi e la terapia dei tumori e delle malattie infettive sistemiche. Il nostro focus adesso è quello di identificare dei nuovi test di laboratorio per diagnosi sempre più precoci, per individuare tumori e malattie cardiovascolari: prima si arriva alla diagnosi, più persone potremo salvare».