Adroterapia, CNAO e IUSS avviano dottorato

Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica e la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, in collaborazione con l’UniversitĂ  degli Studi di Cagliari, hanno dato vita a “The hadron academy: risk and complexity in high tech medical innovation”, il primo dottorato di ricerca in adroterapia, forma avanzata di radioterapia che utilizza particelle pesanti (ioni carbonio e protoni) per trattare tumori particolarmente complessi e resistenti alle terapie convenzionali.

Il corso di tre anni mette a disposizione cinque posti coperti da borsa di studio, si svolge in lingua inglese, è aperto anche a stranieri e si rivolge a medici, fisici medici, biologi, bioingegneri, ingegneri di processo, fisici, giuristi, economisti, filosofi, con l’obiettivo di formare figure in grado di gestire e sviluppare la ricerca sugli aspetti legati all’adroterapia con particolare riguardo alle aree tecnologica (per esempio, l’uso di nuove particelle pesanti come elio e ossigeno) e biomedica (per esempio, interazione tra adroterapia e immunoterapia e il continuo miglioramento dell’efficacia del trattamento attraverso tecnologie di ultima generazione) con riferimento anche alle implicazioni etiche e giuridiche connesse all’innovazione tecnologica e alla sua gestione in termini di rischio e di complessitĂ .

I cinque posti sono coperti da borse di studio di cui due messe a disposizione da IUSS, due da CNAO e 1 dall’UniversitĂ  di Cagliari. Il primo ciclo triennale delle due borse di CNAO sarĂ  possibile grazie alla donazione della famiglia Salmoiraghi, per volontĂ  e in memoria di Pietro Salmoiraghi.

Le iscrizioni sono aperte fino alle 13.00 del 9 settembre 2022.

Il presidente dello CNAO, prof. Gianluca Vago, osserva: «Il dottorato di ricerca aperto anche a studenti stranieri vuole contribuire a creare un linguaggio comune tra le diverse figure professionali che rendono possibile l’adroterapia, in un’ottica multidisciplinare e con l’obiettivo di sviluppare appieno le potenzialità dell’adroterapia stessa e la sua interazione anche con altre aree della medicina.
Il progetto con IUSS e Università di Cagliari è per CNAO un elemento fondamentale per la collaborazione con il mondo accademico, e per l’integrazione dei saperi che caratterizza questo corso di studi».

Per il rettore dello IUSS, prof. Riccardo Pietrabissa: «I nuovi dottorati di ricerca dello IUSS offrono formazione per preparare professionisti della complessità in relazione alle nuove frontiere della tecnologia.
Nel caso di The Hadron Academy, grazie alla messa a sistema di competenze e laboratori di CNAO, Università di Cagliari e IUSS, verranno approfondite le competenze di laureati in discipline mediche, scientifiche e tecnologiche all’interno di un contesto applicativo a forte multidisciplinarità.
L’ambito di ricerca è caratterizzato da un forte contenuto innovativo che stimola la visione progettuale di dispositivi, processi, terapie e tecnologie a partire dallo studio delle singole discipline concorrenti».

Per la coordinatrice del dottorato “The Hadron academy “, prof.ssa Annalisa Bonfiglio, UniversitĂ  degli Studi di Cagliari: «L’avanzamento delle tecnologie in campo medicale richiede sempre di piĂą la contaminazione dei saperi scientifici e tecnologici nei vari campi coinvolti: bioingegneria, intelligenza artificiale, fisica delle alte energie sono alcuni degli ingredienti di una sinergia che coinvolgendo i campi piĂą tradizionalmente legati alla cura del paziente (biologia, medicina e biotecnologie) porterĂ  a decisivi passi in avanti nell’ambito della cosiddetta Medicina di Precisione.
Nel contesto di questo dottorato, questo si traduce in avanzamenti significativi nel trattamento di patologie che per la loro complessità sfidano le potenzialità di cura delle tecnologie tradizionali».

L’adroterapia con protoni e ioni carbonio è disponibile in soli 5 paesi al mondo (Italia, Cina, Giappone, Germania e Austria) e CNAO è uno dei 6 centri al mondo, l’unico in Italia, ad effettuarla. A oggi CNAO ha trattato oltre 4000 pazienti, affetti da tumori rari, inoperabili o radioresistenti.

I dottorandi saranno chiamati a misurarsi con le potenzialitĂ  di sviluppo dell’adroterapia dal punto di vista biomedico e tecnologico. Sul primo punto la sfida, per esempio, sarĂ  migliorare continuamente l’erogazione della dose di particelle pesanti con cui colpire il tumore in considerazione della posizione dei tessuti malati all’interno del corpo, della necessaria salvaguardia dei tessuti sani circostanti, della complessitĂ  del trattamento nei casi in cui il bersaglio si trovi nel torace o nell’addome e, di conseguenza, si muova con il respiro del paziente.

Saranno approfondite inoltre tre importanti frontiere di ricerca come l’interazione tra l’adroterapia e l’immunoterapia, una delle armi piĂą promettenti ed evolute nella lotta al cancro, il ruolo della biologia molecolare nel definire il “profilo genetico” del tumore per una sempre piĂą adeguata strategia terapeutica, e l’applicazione dell’intelligenza artificiale alle immagini sia nelle fasi diagnostiche che per monitorare i risultati della cure ed identificare eventuali fattori predittivi di risposta per una sempre migliore personalizzazione della terapia.

Dal punto di vista tecnologico, invece, gli obiettivi sono la definizione di sistemi sempre piĂą precisi per monitorare e perfezionare l’azione dei fasci di particelle in ambito clinico anche attraverso l’applicazione di sistemi di sensoristica avanzata sul corpo del paziente, la progettazione di acceleratori di ioni carbonio piĂą compatti e agili, dotati di gantry, l’utilizzo di nuovi “proiettili” anti-tumorali come i neutroni o nuove particelle come l’ossigeno e l’elio.

Il dottorato, inoltre, esplorerà i temi del rischio associato all’innovazione tecnologica in ambito medico e le implicazioni giuridiche ed etiche di tale innovazione.