Cracking Cancer Forum, 9-10 maggio a Firenze

Negli ultimi dieci anni sono stati raggiunti risultati confortanti in aree di patologia che non lasciavano speranze di guarigione e questo grazie alla ricerca, ai progressi della chirurgia, della radioterapia, delle terapie sistemiche e della loro integrazione, ma anche grazie a un’organizzazione delle cure – con le reti oncologiche, i PDTA, gli approcci multidisciplinari, gli Irccs d’eccellenza – che si è strutturata in modalitĂ  così efficaci e appropriate da diventare paradigma virtuoso anche per altre aree terapeutiche. Tuttavia ancora manca qualcosa per poter dire che il cancro è una malattia curabile e cronicizzata. Che cosa manca?

A partire da questa domanda è stato promosso il Cracking Cancer – Prospettive e Impatti, un progetto di ricerca, dialogo e comunicazione sulla lotta al cancro e sulle sue implicazioni economiche, organizzative, culturali e sociali, i cui protagonisti si confronteranno a Firenze durante il primo Cracking Cancer Forum (9 e 10 maggio 2019 presso la Fortezza da Basso).

«Sta finendo un’epoca nella quale il termine cancro si identificava nella sconfitta delle cure e nell’impossibilitĂ  di azioni forti», sottolinea Gianni Amunni, direttore generale dell’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO) e ideatore del Progetto.

Gianni Amunni, direttore generale ISPRO

«Oggi da alcuni tumori si guarisce, la prevenzione consente di trattare tumori in tempi precoci, abbiamo nuovi farmaci a disposizione, il rapporto con la malattia si cronicizza, si convive con la patologia. Dobbiamo cogliere questo momento per lavorare al meglio, per sgretolare il cancro.

Da qui la scelta del termine cracking (sgretolare), un tema su cui giochiamo il futuro delle cure, ma anche della nostra visione culturale e sociale: possiamo iniziare a riscrivere il paradigma della lotta contro il cancro in una sinergia concreta di tanti attori che possono portare all’obiettivo di vivere in maniera dignitosa durante la malattia, e avere una vita normale dopo la malattia.

Siamo anche convinti che questo passaggio così importante non debba rimanere nell’ambito della discussione dei curanti, dei malati o delle loro associazioni, e che debba quindi coinvolgere non solo chi lavora nel settore, ma tutti i cittadini».

Ideato e avviato da un Comitato promotore ristretto che ha lavorato per un anno sul progetto complessivo (Gianni Amunni, oncologo; Gianfranco Gensini, presidente della SocietĂ  Medicina Digitale; Walter Gatti, giornalista; Giuseppe Orzati, organizzatore di eventi) il Cracking Cancer Forum ha raccolto un ricco Comitato Scientifico (https://www.crackingcancer.it/comitato-scientifico) in cui sono presenti oncologi e sociologi, esperti di comunicazione e istituzioni, rappresentanti di associazioni professionali e di cittadini, farmacoeconomisti ed esperti di innovazione, generando una prospettiva multidisciplinare che è una delle chiavi di lettura dell’intero progetto.

I lavori del Forum sono suddivisi in due parti: la giornata dell’Oggi (9 maggio) e la giornata del Domani (10 maggio), due differenti agende che cercheranno di fotografare criticitĂ  e opportunitĂ , cercando di disegnare un’anticipazione di quello che può succedere nei prossimi anni nell’ambito dell’affronto dei tumori.

Nelle prima giornata sarĂ  messa a tema la possibilitĂ  di affrontare le neoplasie secondo una nuova visuale e una nuova narrazione sociale (alcune sessioni: “Male oscuro, male incurabile: facciamo luce e decliniamo la speranza”, 9 maggio, ore 10; “Vivere con il cancro: non chiamiamoli sopravvissuti”, 9 maggio ore 15), mentre nella giornata del Domani sarĂ  la capacitĂ  di previsione a governare gli interventi (tra le altre sessioni: “Quali tecnologie e innovazioni saranno disponibili tra 2, 5 o 10 anni?”, 10 maggio, ore 10; “Immaginate come potremmo fare insieme: l’importanza del gioco di squadra”, 10 maggio, ore 14).

Il Forum si delinea così come occasione speciale e unica – oltre 80 relatori, 300 partecipanti giĂ  iscritti; per informazioni: 055/357223, segreteria@koncept.it – per un confronto nazionale sulle prospettive della lotta al cancro in Italia e sugli impatti che il suo progressivo “sgretolamento” comporta in termini di risorse, nuove organizzazioni, nuove conoscenze e nuova comunicazione.

A latere del programma principale sono proposti anche un corso per giornalisti accreditato sulla piattaforma SIGEF, un Design Thinking sulle alternative all’attuale rappresentazione dei temi dell’oncologia e un Hackathon (disegnatori, vignettisti, videomaker all’opera sul tema: come raccontare il cancro, come parlarne, anche in un contesto scolastico).

Al termine del Cracking Cancer Forum sarĂ  lanciato il Manifesto Per un Patto Nazionale contro il cancro, che conterrĂ  dieci punti qualificanti per avviare una nuova unitĂ  di intenti tra tutti coloro che sono coinvolti nella sfida rappresentata dalla malattia oncologica.