Dose standard, nuova cultura nell’allestimento dei chemioterapici

Una Survey lanciata da Sun Pharma-Ranbaxy Italia verifica le criticità nei processi di preparazione nei centri di cura.
I risultati indicano la necessità di andare verso nuove forme per superare lo spreco di prodotto e pianificare meglio i carichi di lavoro.

Alcune criticità esistenti nel processo di allestimento dei preparati chemioterapici nei centri di cura oncologici (spreco di farmaci, test di qualità, rischio di errore da composizione, pianificazione del carico di lavoro) possono essere affrontate in modo innovativo con il metodo della Dose Standard.

Di cosa si tratta?
In ambito chemioterapico ci si riferisce all’allestimento di dosi predefinite in sacche per infusione.
I dosaggi di chemioterapico nelle sacche vengono calcolati sulla superficie corporea (BSA), adattati a intervalli di dosi predefiniti e concordati tra medico e farmacista.

Il range di Dose Standard utilizzato corrisponde al +/-6% della singola dose calcolata per i farmaci chemioterapici e al +/-10% per i biologici.

In Inghilterra, dove questo approccio è più diffuso, le Dosi Standard in sacche sono già state approvate per 54 agenti chemioterapici.
Molti studi presentati alla comunità scientifica internazionale sottolineano i vantaggi riconosciuti al sistema Dose Standard, che rispondono proprio alle criticità maggiori poste dalla pratica quotidiana.

Soprattutto è del 2018 il pronunciamento internazionale più importante e di riferimento: il “Position Statement: Chemotherapy Dose Standardisation” del NICE a supporto del progetto inglese per l’uso di dosi chemioterapiche standard.

In Italia il tema si sta diffondendo, infatti tra Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano e Sicilia sono in atto interessanti esperienze.

Tra le rilevanti attività di settore si registra una Survey promossa con contributo non condizionante da Sun Pharma – Ranbaxy Italia e pubblicata in questi giorni su alcune riviste di settore (tra cui anche Tecnica Ospedaliera) e che l’azienda ha portato al suo stand del 40° Congresso SIFO di Genova: “Dose Standard: una nuova opportunità?”.

Massimo Versace, general manager di Sun Pharma – Ranbaxy Italia

La Survey, sviluppata nel periodo 1° maggio-30 giugno 20219 ha coinvolto professionisti della sanità con l’obiettivo «di fornire una fotografia reale di come il mondo dei professionisti si rapporta ad alcune criticità del processo operativo quotidiano», come sottolineato da Massimo Versace, general manager di Sun Pharma – Ranbaxy Italia, «e sulla possibilità che avere maggiori informazioni scientifiche e organizzative sulla Dose Standard possa essere d’aiuto nell’affrontare queste problematiche».

La popolazione della Survey “Dose Standard: una nuova opportunità?” era suddivisa in modo omogeneo sul territorio nazionale (Nord 48,84%; Centro 30,23%; Sud e Isole 20,93%) ed era composta da professionisti con significativa esperienza professionale (60,46% dei partecipanti con oltre 20 anni di lavoro), operativi in Enti d’appartenenza di varie dimensioni, indicazione utile a comprendere come le problematiche rappresentate trovino espressione sia nelle strutture medio-piccole (34,89% dei partecipanti opera in istituti da 50 a 1000 dipendenti) sia nelle strutture più grandi (65,11% dei partecipanti è operativo in strutture con oltre 1000 dipendenti).

Le domande poste ai partecipanti erano volte ad analizzare le problematiche percepite come più rilevanti nella pratica quotidiana di gestione del trattamento.
Le criticità sulle quali sono state poste le maggiori preoccupazioni sono lo spreco di prodotto (32,76%) e la pianificazione del carico di lavoro in farmacia (28,79%), mentre le altre problematiche poste in evidenza (tempi d’attesa per i pazienti, rischio di errori in composizione) sono percepite come meno urgenti.
Interessante notare che la maggioranza dei partecipanti alla Survey ha indicato che gran parte dei problemi sottoposti vanno affrontati con nuovi strumenti, a dimostrazione della necessità di superare gli approcci finora abitualmente seguiti.

Che cosa indicano i dati raccolti?
Secondo Franco Astorina, past president FARE e grande osservatore delle dinamiche professionali in sanità, «certamente l’esito della Survey dimostra la sensibilità degli intervistati a contribuire al miglioramento dei servizi, ponendosi alla ricerca di soluzioni ottimali che garantiscano loro serenità e sicurezza lavorativa, oltre a soddisfazione professionale».

Perché un’azienda multinazionale ha voluto avviare una Survey qualitativa e culturale sulla Dose Standard?
«Sun Pharma ha un’attenzione quasi maniacale alla qualità dei propri prodotti e alla comprensione delle necessità e delle problematiche vissute quotidianamente dai professionisti della sanità», risponde Versace. «Per noi è stato naturale, a partire da questa attenzione, chiederci come raccogliere e contestualizzare le problematiche che la pratica quotidiana pone agli operatori.
Questa Survey online è un modo per raccogliere gli elementi del vissuto professionale, ma anche per diffondere una cultura dell’innovazione nell’ambito dei preparati chemioterapici, ambito in cui la nostra azienda è all’avanguardia».

La “Survey Dose Standard: una nuova opportunità?” ha posto ai partecipanti una domanda conclusiva: “Vorrebbe avere maggiori informazioni scientifiche sul tema della Dose Standard?”
La risposta dei partecipanti è stata quasi unanime, con l’83,72% di richiesta di approfondimenti su esperienze già realizzate.

L’insieme della Survey, nella sua immediatezza, ha fotografato alcuni problemi specifici della pratica quotidiana e ha rilanciato una sfida anche per l’Italia: oncologi, farmacisti, provveditori, servizi sanitari regionali e anche pazienti possono iniziare a pensare alla Dose Standard come nuova opportunità di sicurezza, di risparmio, di migliore organizzazione?
La risposta è affermativa.
Ora la parola passa alle singole esperienze. L’innovazione non è mai stata così a portata di mano.