Esperti di tutta l’Unione Europea concordano sulla necessità di impegno, consapevolezza e collaborazione per realizzare il pieno potenziale dello European Health Data Space (EHDS).
Questo regolamento è stato progettato per facilitare la condivisione e l’accesso ai dati sanitari dei cittadini europei, migliorando così l’assistenza sanitaria, in particolare per coloro che necessitano di cure al di fuori del proprio Paese d’origine. Inoltre, la Commissione Europea mira a incrementare le opportunità di ricerca mettendo a disposizione del mondo accademico e dell’industria un patrimonio significativo di dati sanitari da analizzare.
Potenziale trasformativo dei dati sanitari
“I dati hanno il potenziale per trasformare l’assistenza sanitaria in Europa,” afferma Marco Aiello, ricercatore senior di Synlab Italia. La possibilità di alimentare la ricerca innovativa e addestrare modelli avanzati di IA per migliorare la diagnostica e accelerare lo sviluppo di farmaci rappresenta un enorme vantaggio.
Gli avanzamenti rapidi nella sperimentazione clinica di composti farmaceutici digital-native e l’uso dell’IA in radiologia per ridurre i tempi di diagnosi ne sono testimonianza. Tuttavia, per realizzare appieno il potenziale dei dati sanitari è essenziale una gestione solida dei dati e norme etiche rigorose.
L’EHDS può avere un ruolo chiave in questa trasformazione, ma ci sono ancora ostacoli significativi da superare.
Il report del think tank EIT Health
Il think tank EIT Health, parte dello European Institute of Innovation and Technology (EIT), ha pubblicato un report intitolato “Implementing the European Health Data Space across Europe”.
Il report, frutto di una serie di tavole rotonde con leader della sanità pubblica, dell’assistenza sanitaria e dell’economia dei dati sanitari, esamina i potenziali ostacoli e propone soluzioni in sei aree chiave: governance, capacity e competenze, risorse e finanziamenti, qualità dei dati, relazione tra uso primario e secondario dei dati, sensibilizzazione ed educazione verso una cultura data-driven nel settore sanitario.
Finanziamenti e consenso degli stakeholder
Un punto critico evidenziato dagli esperti riguarda i finanziamenti. L’EHDS ha il potenziale per rivoluzionare l’assistenza sanitaria europea, ma questo potenziale potrebbe rimanere inespresso senza risorse adeguate.
Gli esperti ritengono che i finanziamenti attuali non siano sufficienti rispetto alle ambizioni delineate dalla Commissione Europea.
È imperativo che gli Stati membri aumentino il loro impegno finanziario per garantire il successo delle iniziative EHDS, massimizzando così l’impatto sugli outcome sanitari in tutta Europa.
Sfide nell’uso primario e secondario dei dati
Gli esperti hanno riscontrato una bassa comprensione tra i principali stakeholder e l’opinione pubblica riguardo alla relazione tra l’uso primario e secondario dei dati.
Il report raccomanda sforzi congiunti per sensibilizzare l’opinione pubblica sui contenuti e sulla logica del regolamento, in particolare per quanto riguarda l’uso dei dati per guidare le innovazioni fondamentali del settore.
Inoltre, suggerisce che gli organismi di accesso ai dati sanitari facilitino la tracciabilità dei dati per promuovere la fiducia nelle nuove opportunità e tecnologie introdotte nell’assistenza sanitaria.
Il contesto italiano
L’Italia deve affrontare normative rigorose nella gestione dei dati sanitari, aggravate dai severi requisiti in termini di gestione del consenso per il trattamento dei dati personali richiesti dal Garante per la Protezione dei Dati Personali.
Questo contesto normativo ha reso difficile utilizzare i dati sanitari per scopi secondari, in particolare durante situazioni critiche come la pandemia di Covid-19. Inoltre, il sistema sanitario digitale italiano è caratterizzato da sistemi locali frammentati e non interoperabili, ostacolando l’effettiva condivisione e utilizzo dei dati sanitari tra le diverse regioni.
“Siamo impegnati a favorire outcome sanitari migliori attraverso l’uso responsabile dei dati”, afferma Cecilia Maini, Life Sciences Innovation Manager presso ART-ER. “Il nostro obiettivo è migliorare l’interoperabilità e promuovere la cultura della condivisione dei dati tra gli operatori sanitari.”
Iniziative in corso
Ci sono già esempi positivi in Italia, come il programma DARE – Digital Lifelong Prevention, un’iniziativa quadriennale finanziata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Questo programma collabora con una rete diversificata di università, centri di ricerca e altri partner per utilizzare le tecnologie digitali nello sviluppo di nuovi modelli di promozione della salute, monitoraggio e prevenzione delle malattie. L’obiettivo è ridurre le disparità sanitarie, sociali e geografiche.
Le prossime tappe
Il report del Think Tank EIT Health fornisce raccomandazioni pratiche per gli attori coinvolti nella trasformazione a livello locale, nazionale e dell’UE, assicurando un approccio armonizzato e inclusivo.
L’EHDS rappresenta una scommessa rilevante per il suo significativo potenziale di trasformazione. Attraverso sforzi collettivi e investimenti strategici, l’EHDS ha il potenziale per trasformare l’erogazione dell’assistenza sanitaria e ottenere risultati positivi in termini di salute per tutti i cittadini europei.
EIT Health riafferma il suo impegno per gli obiettivi dell’EHDS ed è pronta a contribuire con le sue competenze, risorse e network per facilitarne l’attuazione.