Nella settimana dal 13 al 18 luglio 130 ospedali con bollino rosa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile visite, consulenze, incontri, materiali informativi e altro ancora in diverse discipline, con l’obiettivo di sostenere il tema della prevenzione e della cura delle principali patologie femminili.

Il tutto avverrà sotto l’egida di (H)Open Week di Fondazione Onda e con il patrocinio 25 società scientifiche.
Durante la manifestazione, che si sarebbe dovuta tenere nella settimana del 22 aprile, verranno toccate molte specialità della medicina: cardiologia, dermatologia, diabetologia, dietologia e nutrizione clinica, endocrinologia e malattie del metabolismo, geriatria, ginecologia e ostetricia, medicina della riproduzione, neonatologia e patologia neonatale, neurologia, oncologia ginecologica, oncologia medica, pediatria, psichiatria, reumatologia, senologia, urologia e sostegno alle donne vittime di violenza.

Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda

Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda, evidenzia: «si tratta di un’occasione importante per tutte le donne, ma non solo, per confermare e rilanciare oggi più che mai il tema della prevenzione.
Il lancio di questo nuovo (H)Open Week è fondamentale soprattutto in questo momento storico.
Il Covid-19 ha allungato le liste d’attesa negli ospedali, mentre alcuni esami e visite rischiano tuttora di saltare.

Secondo i calcoli diffusi dal Crems, il Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità dell’Università Carlo Cattaneo, sono già saltati 12,5 milioni di esami diagnostici, 20,4 milioni di analisi del sangue, 13,9 visite specialistiche e oltre un milione di ricoveri.

È proprio in questo contesto che, in attesa di provvedimenti mirati, un terzo delle strutture del circuito Bollini Rosa ha deciso di aderire a questa iniziativa dopo aver fronteggiato in prima linea l’emergenza.
In questa fase, l’adesione del nostro network è un segnale positivo di attenzione verso i cittadini e di voglia di ricominciare più forti di prima».

Stefania Somaré