L’Hta in sanità nel terzo millennio

Doctor in uniform looking at screensVenerdì 12 giugno 2015. Presso il Centro Didattico del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena.
Si parlerà del ruolo delle tecnologie nelle scelte di politica sanitaria al convegno “Le sfide della Hta – Health Technology Assessment nella sanità del terzo millennio”. L’evento, organizzato da Pietro Manzi, direttore Uoc Igiene e Organizzazione dei Servizi Ospedalieri e coordinatore della Commissione Hta dell’Aou Senese, ha lo scopo di fare il punto, grazie al contributo di illustri esperti di rilievo nazionale, sull’introduzione e sulla diffusione delle tecnologie in ambito sanitario e di esporre l’esperienza maturata dalla Commissione Hta senese nel corso degli ultimi due anni. «L’Hta», afferma Pietro Manzi, «è un processo multidisciplinare che studia le implicazioni di natura clinica, economica, organizzativa, sociale, etica e di sicurezza, relative a introduzione, diffusione e impiego delle tecnologie sanitarie. In questo ambito la tecnologia sanitaria è un concetto molto ampio che comprende qualsiasi intervento sanitario, rappresentato dall’insieme di attività elaborate per agire sugli stati di salute, come i dispositivi medici, le apparecchiature elettromedicali, le procedure diagnostico-terapeutiche, le procedure organizzative, i farmaci». La valutazione delle tecnologie sanitarie si fonda sul metodo scientifico per produrre informazioni sicure, utilizzabili nel campo delle scelte di politica sanitaria. «La conoscenza degli strumenti metodologici», conclude Manzi, «elaborati e adottati per la valutazione delle tecnologie sanitarie, rappresenta un presupposto indispensabile per condurre un’analisi approfondita del contesto sanitario. Ciò è ancora più importante se si guarda al panorama attuale dell’Hta, caratterizzato da esperienze operative differenti non solo tra i diversi Paesi ma anche in Italia. A fronte di tale diversificazione è emersa quindi l’esigenza di una convergenza di tutti i professionisti impegnati in attività di Hta, su comuni principi metodologici, al fine di standardizzare metodi e procedure, per facilitarne la comprensione e la diffusione».