A Modena il 118 ha trasformato una vecchia ambulanza destinata alla demolizione in aula didattica per la formazione dei suoi operatori. Aggiornata nelle strumentazioni, l’ambulanza è ora dotata di manichini e sensori di ultima generazione in grado di simulare situazioni d’emergenza che possono verificarsi durante il trasporto in ospedale e che possono mettere alla prova le conoscenze e le capacità degli operatori.

Grazie alle videoregistrazioni effettuate dai macchinari, gli interventi simulati potranno essere rivisti e analizzati per evidenziare possibili criticità, risolverle e rendere quindi più efficiente il servizio stesso.

Stefano Toscani, direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’Ausl di Modena, spiega: «è una iniziativa di cui siamo orgogliosi perché dimostra l’enorme passione degli operatori a impegnarsi per migliorare il loro servizio quotidiano. Con grande professionalità è stato recuperato un mezzo destinato alla rottamazione per riconvertirlo in una palestra per la formazione in cui sarà possibile immedesimarsi nella sofferenza del paziente. Questa empatia è un valore aggiunto importante e la dedica dell’ambulanza a Massimiliano Tona, da sempre vicino al 118, dona all’iniziativa un significato umano forte».

Inaugurato nei giorni scorsi, il mezzo è infatti dedicato a Tona, carabiniere morto lo scorso febbraio proprio per un incidente stradale. Si tratta di una tra le prime ambulanze del genere in Europa, o almeno così dichiara il dirigente del 118 dell’Usl di Modena, Luca Gelati.

Concludo con le parole di Alberto Di Martino, l’infermiere che ha coordinato il gruppo di lavoro: «abbiamo recuperato una vecchia ambulanza destinata alla rottamazione e attraverso l’impegno, la passione e la professionalità dei colleghi del 118 abbiamo inserito videocamere, microfoni e sensori necessari a verificare come lavora il gruppo durante un’emergenza simulata all’interno dell’ambulanza. Dedicare questa ambulanza al vicebrigadiere Tona ha per noi poi un significato speciale e profondo. Voglio ringraziare tutti i professionisti, gli infermieri e gli operatori tecnici che hanno reso possibile questo progetto davvero speciale».

Parole che evidenziano come la collaborazione sia fondamentale per realizzare progetti di valore.

Stefania Somaré