Nuova Unità di Pneumologia Interventistica per lo IEO

Juliana Guarize

Dopo circa dieci anni di esperienza, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano ha deciso di concentrare il proprio know-how in una nuova Unità di Pneumologia Interventistica, per offrire assistenza a tutti i cittadini con disturbo conclamato o sospetto all’apparato respiratorio.

Dotati di un navigatore elettromagnetico, gli specialisti di questa struttura possono individuare e marcare le lesioni polmonari più piccole e, associandovi la TAC tridimensionale, effettuare il prelievo di campioni di tessuto da analizzare con il broncoscopio, per verificare la presenza o meno di tumore.

Si tratta di un servizio quanto mai importante: causa l’arrivo del Covid-19, negli ultimi due anni gli pneumologi si sono concentrati soprattutto sugli effetti del virus Sars-CoV-2 sui polmoni, inevitabilmente mancando altre diagnosi, tra cui anche quelle di tumore.

Juliana Guarize

Per questo, ora occorre recuperare i ritardi, ma «la precisione e la rapidità di esecuzione diventano fondamentali», spiega la dott.ssa Juliana Guarize, responsabile dell’Unità, «dobbiamo evitare che i pazienti peregrinino da un ospedale all’altro per mesi prima di poter avere una diagnosi e una cura tempestiva.
Oggi, grazie anche a tecnologie di ultima generazione, ogni dubbio diagnostico può essere risolto in pochi giorni. Senza alcun dolore: allo IEO, infatti, le broncoscopie vengono eseguite sempre in sedazione profonda.
Fondamentale per una diagnosi precisa e rapida, in fast track, è anche la presenza di un gruppo multidisciplinare: gli pneumologi interventisti collaborano con i chirurghi toracici nella diagnosi e stadiazione delle neoplasie polmonari, ma anche con radioterapisti, oncologi medici e diversi specialisti per la diagnosi e la cura di altri tumori o patologie respiratorie benigne».

 

Negli anni il gruppo di lavoro dello IEO ha sviluppato una serie di attività terapeutiche che consentono di arrivare alla chirurgia solo quando strettamente necessario: «per disostruire bronchi e trachea utilizziamo la broncoscopia rigida con trattamento laser delle lesioni ed eventuale posizionamento di stent. Per la diagnosi delle possibili cause di un versamento pleurico recidivante o in casi di malattia oncologica metastatica, ricorriamo alla pleuroscopia, procedura simile alla laparoscopia eseguita nel torace. Come per la diagnostica, le procedure terapeutiche sono eseguite in sedazione profonda, senza dolore per il paziente», prosegue la dottoressa Guarize.

Da quanto raccontato, si evince la profonda attenzione dello staff nell’evitare che il paziente provi dolore durante il percorso diagnostico e terapeutico. Quasi una missione per lo IEO.

Roberto Orecchia

Lo confermano le parole del prof. Roberto Orecchia, direttore scientifico dello IEO: «lo sviluppo della pneumologia interventistica si inserisce nella strategia IEO della massima riduzione possibile dell’invasività delle cure. Rappresenta inoltre un potenziamento della diagnostica molecolare, che è già un nostro punto di forza.
La Medicina di Precisione, grazie a pannelli genetici in continua evoluzione richiede di effettuare analisi molecolari del tumore di ogni paziente, con l’obiettivo di identificare nei suoi geni delle mutazioni druggable, che possono cioè essere il bersaglio di un farmaco di nuova generazione.
Poiché anche queste caratteristiche del tumore possono mutare nel tempo, diventa indispensabile poter disporre di tecniche minimamente invasive e ripetibili. Nel caso di tumore al polmone, la possibilità di effettuare ripetute broncoscopie senza dolore per il paziente, aumenta la possibilità di trovare una nuova cura personalizzata, grazie agli ormai numerosi farmaci target disponibili».

La nuova Unità dell’Istituto milanese permetterà quindi di sfruttare al massimo gli strumenti della Medicina di Precisione, favorendo un approccio il più possibile centrato sul singolo paziente.

Stefania Somaré