«Torno in un’azienda dove ho lavorato a lungo, ma mi affaccio ora a una realtà completamente diversa, sia perché sono trascorsi otto anni di trasformazioni a vari livelli sia perché il punto di vista di un direttore medico di presidio non è quello di un direttore generale».
Queste le prime parole di Raffaello Stradoni, neodirettore generale dell’ASST di Mantova, che in questa azienda ha lavorato dal 1998 al 2010 come dirigente medico di presidio.
Negli anni successivi Stradoni ha ricoperto vari ruoli di dirigenza, fino al più recente presso l’ASST della Valcamonica, portato avanti dal 2015.
Stradoni, riferendosi al suo nuovo incarico, si è così espresso: «innanzitutto osserverò l’esistente, prendendo coscienza dei progetti realizzati e di quelli in corso e continuerò a lavorare con impegno insieme agli operatori affinché la sanità mantovana funzioni nel migliore dei modi. Sicuramente continuerò il delicato percorso di integrazione fra ospedale e territorio, come previsto dalla riforma regionale. Un altro canale fondamentale sul quale proseguire è la collaborazione con l’ASST di Cremona, già avviata in vari ambiti sanitari».