Nuovo test per rilevare immunità cellulare specifica per Sars-Cov-2

Uno studio scientifico condotto negli Usa traccia un nuovo metodo per individuare e monitorare l’immunità delle cellule T al Covid-19.
Si tratta di un nuovo test di attivazione basato sull’innovativa tecnologia qPCR che introduce un approccio rivoluzionario per la rilevazione dell’immunità cellulare specifica per il SARS-CoV-2.

La pandemia Covid-19, con oltre 460 milioni di casi a livello mondiale – di cui 6 milioni esitati in decesso – ha dimostrato di essere, per portata, una crisi sanitaria globale senza precedenti.
Di fronte a una situazione così inattesa e drammatica tuttavia, enorme è stato lo sforzo della comunità scientifica internazionale, che ha messo a punto in tempi record – solo 11 mesi – vaccini basati sull’RNA messaggero e a vettore virale.
Difatti a oggi, con oltre 10 miliardi di dosi somministrate a livello globale, è stato possibile attenuare la situazione emergenziale.
Al fine di massimizzare gli effetti del vaccino, sarà tuttavia necessario valutare in modo sistematico e monitorare il più ampiamente possibile l’efficacia e la durata della protezione immunitaria.

Il nuovo studio

Lo studio, pubblicato su Nature Biotechnology, ha descritto l’efficacia e la sensibilità di un nuovo tipo di test messo a punto per rilevare l’immunità delle cellule T al Sars-CoV-2.

Lo studio è il frutto di uno sforzo congiunto di un team di ricerca internazionale della New York Ichan School of Medicine, della Singapore Duke-NUS Medical School, di SYNLAB e di Hyris, un’innovativa azienda biotecnologica globale.

«A oggi, i test anticorpali sono stati tipicamente – se non perfino unicamente – gli endpoint clinici comunemente utilizzati per misurare la risposta immunitaria al SARS-CoV-2», ha spiegato Antonio Bertoletti, professore alla Duke-NUS Medical School. «Sia la risposta immunitaria umorale (anticorpi) sia quella cellulare agiscono in coordinamento per ottenere una protezione a lungo termine dalle infezioni virali.
Proteggendo l’organismo dalle malattie, gli anticorpi sono importanti per prevenire le infezioni, mentre l’immunità cellulare è essenziale per eliminare le cellule infette da virus, e contribuire quindi a combattere la malattia stessa».

La misurazione della risposta delle cellule T

Stando allo studio, la misurazione della risposta delle cellule T rappresenta un nuovo rivoluzionario approccio alla lotta contro il Sars-CoV-2. Grazie ai linfociti T reattivi, un individuo negativo a un test anticorpale potrebbe dunque ancora essere protetto.
Questo innovativo studio dimostra quindi l’importanza di un approccio PCR quantitativo al test delle cellule T.

«Questi metodi di screening saranno particolarmente importanti per monitorare l’entità e la durata dell’immunità cellulare funzionale verso le varianti emergenti, contribuendo in tal modo ad assegnare la giusta priorità alle strategie di rivaccinazione nelle popolazioni vulnerabili», ha sostenuto Cristina Lapucci, Head of Genetics and Molecular Biology di SYNLAB Italia.

Nuovi approcci alla misurazione della durata della risposta immunitaria

Comprendere la durata della risposta immunitaria consente di capire quando è davvero necessario intervenire con un nuovo booster vaccinale.

«Le analisi utilizzate nel nostro studio si basano sulla quantificazione dell’mRNA di CXCL10 dopo l’incubazione di sangue intero con peptidi specifici SARS-CoV-2.
I livelli dei trascritti indotti di CXCL10 hanno una forte correlazione con l’IFNgamma prodotto dalle cellule T antigene-specifiche attivate, servendo come proxy per rilevare l’immunità cellulare nei soggetti guariti da COVID-19 e vaccinati contro la SARS-CoV-2», ha evidenziato Ernesto Guccione, PhD, professore di Scienze Oncologiche e Scienze Farmacologiche alla Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York.

«Ciò è particolarmente importante dopo che sono emerse varianti di SARS-CoV-2 come la Omicron, che elude la maggior parte della capacità neutralizzante degli anticorpi, ma non quella dei linfociti T», ha aggiunto Megan Schwarz, dottoranda alla Icahn School Mount Sinai. «La misurazione precisa delle risposte cellulari alla base della protezione dai virus rappresenta quindi un parametro cruciale della difesa immunitaria».

Questo studio potrebbe rivelarsi cruciale chiave nel supportare ulteriormente la comunità scientifica nell’ affrontare questa nuova sfida globale.

Elena D’Alessandri