World Cancer Day 2024, dallo IEO un avatar per i pazienti

In occasione del World Cancer Day 2024, che ricorre oggi 4 febbraio, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano inaugura le celebrazioni dei suoi 30 anni di attività e propone nuovi modelli di lotta al cancro: dall’avatar sanitario per ogni paziente, alla maggiore accessibilità delle cure tramite l’e-health. 

Dal 1994 a oggi IEO, con una dotazione di 295 posti letto, ha trattato oltre 1.120.000 pazienti. Al di là dei numeri, la storia di IEO è quella del migliore centro oncologico italiano (in base alla classifica mondiale di Newsweek) e insieme di un progetto culturale basato su un patto con i pazienti: “Se c’è nel mondo una cura innovativa, in IEO è già disponibile, o presto lo sarà”.

“IEO inizia il suo nuovo trentennio come Istituto per la Medicina di Precisione, ossia un centro in grado di offrire a ogni paziente, considerato nella sua globalità di persona, la miglior terapia disponibile, sia essa scoperta in IEO o in qualsiasi altro centro all’avanguardia del mondo”, dichiara il prof. Roberto Orecchia, direttore scientifico.
“Un esempio concreto è lo IEO Proton Center appena inaugurato, che è l’unico centro protoni integrato in un IRCCS oncologico in Italia. E ancora il nuovo Laboratorio di Terapie Cellulari, che tratterà i pazienti anche con le ormai note cellule Car-T e con i nuovi vaccini terapeutici; oppure il Laboratorio di Multiomica, che fornirà molti dei dati per la nuova Clinical Data Platform, un grande progetto di informatizzazione che si traduce nella creazione di un avatar sanitario.

In sintesi, tutti i dati e le informazioni di salute che riguardano l’individuo, il suo gruppo familiare persino il suo ambiente vengono strutturati in un contenitore cloud, creando un’identità digitale formata da tutto ciò che serve – dal profilo genomico alle malattie pregresse fino alle caratteristiche psicologiche – per curare al meglio quella persona.
Ora vogliamo estendere l’accesso a queste e altre innovazioni a un maggior numero di pazienti, senza differenze, per esempio in base al luogo di provenienza.

Per far questo già da qualche anno ci viene incontro il mondo digitale e web con le televisite, ma ora anche con le app per controllare da remoto gli effetti delle terapie farmacologiche dopo la dimissione, oppure quelle per gli studi clinici destrutturati, che includono cioè pazienti anche fisicamente molto lontani dall’Istituto”.