FNOPI ha firmato un Protocollo d’Intesa triennale con Randstad Italia con gli obiettivi di agevolare l’accesso al lavoro di personale infermieristico proveniente dall’estero nel nostro sistema sanitario e individuare criteri condivisi e oggettivi per la selezione dei candidati. Al centro dell’accordo anche percorsi di formazione e aggiornamento mirati.
Il protocollo d’intesa mira a favorire un impatto ottimale, consapevole e stabile delle risorse, tramite il progetto Crossboarding di Randstad.
«La carenza infermieristica è un problema globale, che non si risolve semplicisticamente spostando infermieri da un Paese all’altro» spiegano per FNOPI la presidente della Federazione, Barbara Mangiacavalli, e il presidente della Commissione d’Albo, Pasqualino D’Aloia. «Proprio per questo motivo è un valore aggiunto il reclutamento etico previsto in questo nostro accordo, che mira a non depauperare nessun sistema sanitario estero, ma al contrario a favorire una crescita dei professionisti coinvolti, senza per questo sradicarli dai loro legami, personali e professionali. Di sicuro, nessuno può vincere questa sfida da solo».
Laura Schieroni, Head of Healthcare Randstad Professional dichiara: «La collaborazione ci consente oggi di definire le migliori procedure per individuare e valutare le esperienze professionali richieste agli infermieri stranieri in Italia, aggiornando nel tempo competenze e caratteristiche necessarie per integrarsi al meglio nel tessuto italiano. Siamo fiduciosi che unendo le forze possiamo contribuire a importanti risultati sia in termini di inserimenti, che in termini di qualità delle competenze per il personale infermieristico proveniente da altri Paesi».
Il progetto Crossboarding
All’interno di un contesto nazionale in cui il rapporto infermieri/medici è inferiore alla media europea: 1,5 contro 2,2 di media in Europa, Randstad ha sviluppato il progetto Crossboarding, che mira all’inserimento in Italia di infermieri esperti provenienti dall’estero e motivati al trasferimento, fornendo una soluzione – seppur parziale – alla mancanza di professionisti sanitari.
Grazie al Crossboarding, Randstad ha già inserito stabilmente circa 300 infermieri da diversi Paesi. L’obiettivo è aumentarne l’inserimento stabile a 250 professionisti ogni anno a partire dal 2026. Come previsto dal protocollo, Randstad si impegna a supportare i professionisti reclutati lungo l’intero percorso aiutandoli con il riconoscimento del titolo di studio, per agevolare l’iscrizione all’Albo professionale, e fornendo loro supporto logistico e percorsi di integrazione, inclusi corsi di lingua e sessioni di orientamento specifiche sul Sistema Sanitario Italiano.



