12 marzo, Simeu e Federsanità insieme contro la violenza sugli operatori

Domenica 12 marzo ricorre la giornata nazionale di educazione e prevenzione violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. In questa occasione, Federsanità e Simeu sono di nuovo unite per “curare la violenza”.

La partnership era stata avviata un anno fa con la raccolta di materiale per l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza e avviano la nuova fase del progetto condiviso “Curare la violenza”, che si tradurrà in quattro appuntamenti tematici a libero accesso, di formazione, informazione e disseminazione di expertise utili alle dirigenze e agli operatori sanitari.
L’obiettivo è diffondere conoscenza sulle soluzioni innovative in atto nelle strutture sanitarie italiane per promuovere prevenzione e recupero degli operatori sanitari vittime di violenza e fornire ai professionisti strumenti operativi utili.
Le aree che verranno affrontate sono: informazione/comunicazione efficace, formazione operatori sanitari in ambito legislativo, gestione dell’aggressione, innovazione organizzazione strutturale .

«92 aziende sanitarie provenienti da 17 Regioni hanno aderito alla call lanciata nel 2022. Una raccolta che abbiamo consegnato al Ministero della Salute per offrire all’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie uno strumento documentale attuale e concreto per programmare e promuovere azioni volte garantire la sicurezza del personale medico-sanitario.
Prevenire atti di violenza significa anche migliorare l’ambiente di lavoro», ha dichiarato Tiziana Frittelli, presidente di Federsanità e direttore generale dell’AO San Giovanni Addolorata di Roma.

«Formeremo un comitato scientifico interno che avrà il compito di analizzare le esigenze concrete degli operatori, individuandone gli interrogativi, le fragilità, i punti di debolezza, le richieste per poi individuare un team di esperti in grado di fornire risposte finalizzate», afferma Maria Pia Ruggieri, responsabile di progetto per Simeu, di cui è consigliere nazionale.

«Spesso la conflittualità trae origine in persone comuni innervosite da preoccupazione, attese o aspettative mancate. La sorveglianza certo aiuta ma non è la soluzione a tutti i problemi, che sono davvero complessi e che si sviluppano a effetto domino.
Con questo progetto, basato essenzialmente sull’impegno dei professionisti che vi parteciperanno, abbiamo l’ambizione di pensare di riuscire ad aggiungere un pezzetto, seppur piccolo, nella direzione della soluzione in un contesto in cui il livello di tensione generale tende comunque ad aumentare», ha riferito Fabio De Iaco, presidente nazionale Simeu.