13-19 marzo: settimana mondiale del cervello. Nuove opportunità diagnostiche

Nuove tecnologie unite all’applicazione dell’intelligenza artificiale, ma anche analisi dei fluidi corporei, come saliva o liquido lacrimale: sono alcuni dei più recenti strumenti diagnostici e prognostici ai quali oggi si può ricorrere per il miglior inquadramento di patologie neurologiche e neurodegenerative, illustrate dalla Società Italiana di Neurologia, in occasione della settimana mondiale del cervello (13-19 marzo): “La nuova era del cervello”.

Diagnosi sempre più puntuali e precoci per le patologie neurodegenerative

Nuovi scenari in ambito diagnostico si stanno aprendo e preparando per arrivare a intercettare in fase sempre più inziale la malattia di Alzheimer o per monitorare la risposta terapeutica.

Lo sviluppo di marcatori plasmatici permettono, ad esempio, diagnosi più precoci e precise ma anche di classificare le diverse condizioni morbose, utili a individuare potenziali target terapeutici per trattamenti mirati.
Tali marcatori saranno anche lo “strumento-indicatore” per misurare l’efficacia terapeutica di un qualunque farmaco, prevenendo eventuali eventi avversi.

Sul fronte high-tech invece nuove tecnologie applicate all’intelligenza artificiale stanno favorendo lo sviluppo di nuove misure di outcome o “sensori digitali” per valutare l’effetto di trattamenti preventivi nell’ambito di diverse patologie neurodegenerative, non solo della malattia di Alzheimer.
Diversamente, per la diagnosi del Parkinson si può ricorrere a fluidi corporei: alla saliva in particolare.

È stato dimostrato come sia possibile misurare i livelli di sinucleina in questo liquido biologico che ha il vantaggio di essere semplice da esaminare e potenzialmente in grado di far rilevare differenze significative fra i pazienti affetti da malattia di Parkinson e soggetti sani. Ovvero, nella saliva sarebbero presenti alterazioni della sinucleina anche in pazienti in fase iniziale della malattia.

La saliva, dunque, rappresenta non solo il mezzo per una diagnosi differenziale con altre forme di parkinsonismo, fungendo da dosare per la misurazione di altre sostanze: nella malattia di Parkinson si rileverebbero ad esempio modificazioni di tipo infiammatorio oltre che di tipo degenerativo.

Emicrania

In ambito prognostico, nuove metodologie diagnostiche sono state utilizzate per studiare i valori di concentrazione di CGRP (peptide correlato al gene della calcitonina) nel plasma e nel liquido lacrimale delle pazienti emicraniche, facendo rilevare livelli 140 volte superiori nel liquido lacrimale rispetto alle concentrazioni plasmatiche, con tassi significativamente più alti durante le mestruazioni.

Ciò a dimostrazione che un particolare assetto degli ormoni sessuali può influenzare le concentrazioni di CGRP nelle pazienti con emicrania e dunque anche le terapie. Si tratta di un metodo esplorativo non invasivo che potrebbe fornire una misura più diretta del rilascio al livello trigeminale del CGRP.
Tale tecnica è stata utilizzata anche in uno studio tedesco che ha voluto valutare le concentrazioni di CGRP nel plasma e nel liquido lacrimale in donne con emicrania episodica (EM) con ciclo mestruale regolare (RMC), con contraccezione orale combinata (COC) o in post-menopausa.

Per il controllo, sono stati selezionati tre gruppi corrispondenti di partecipanti di sesso femminile senza EM per un totale di 180 partecipanti.
I risultati evidenziano in donne con RMC concentrazioni di CGRP significativamente più alte nel plasma e nel liquido lacrimale durante le mestruazioni rispetto ai controlli, al contrario di pazienti in COC e in post menopausa in cui i livelli di CGRP sono risultati simili ai gruppi di controllo.
Infine, nelle pazienti con RMC, si sono registrate concentrazioni di CGRP nel liquido lacrimale (ma non plasma) superiori durante le mestruazioni rispetto alle donne con emicrania e COC.

Le evidenze sottolineano quindi come diversi profili di ormoni sessuali possono influenzare le concentrazioni di CGRP nelle pazienti con emicrania (con capacità attuale o passata di mestruazioni) e come il CGRP possa essere predittivo di emicrania.