Fascicolo Sanitario Elettronico: frattura digitale tra le Regioni

In occasione del 9° Forum Mediterraneo in Sanità, Fondazione Gimbe ha presentato un’analisi aggiornata sull’adozione del Fascicolo Sanitario Elettronico nelle Regioni, evidenziando profonde disomogeneità territoriali che minano l’equità di accesso alle cure.

Sebbene il FSE rappresenti uno strumento cruciale per la digitalizzazione della sanità, migliorando accessibilità, continuità assistenziale e integrazione dei servizi, la sua attuazione procede a velocità diverse nel Paese.

A oggi solo 4 documenti sanitari su 16 risultano disponibili in tutte le Regioni. La media nazionale di documenti caricati nel FSE è del 68%, con un divario che va dal 93% del Piemonte e del Veneto al 40% di Abruzzo e Calabria. Anche l’offerta di servizi digitali risulta frammentata poiché solo Toscana (56%) e Lazio (51%) superano la metà dei servizi disponibili, mentre la Calabria, fanalino di coda, si ferma al 7%.

Il consenso alla consultazione dei dati da parte dei medici, prerequisito per l’utilizzo del FSE, è stato espresso solo dal 42% dei cittadini, con punte del 92% in Emilia-Romagna e minimi del 1% in Abruzzo, Calabria e Campania. L’effettivo utilizzo del FSE da parte degli utenti è ancora più contenuto: solo il 21% dei cittadini l’ha consultato nel primo trimestre del 2025.

Diversa la situazione sul fronte medico: il 95% dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta accede regolarmente al FSE, con picchi del 100% in nove Regioni. Tra gli specialisti, la media nazionale di abilitazione alla consultazione è del 72%, ma con forti differenze: dal 100% in alcune Regioni al 16% in Liguria.

Come sottolinea il presidente di Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, senza investimenti mirati, alfabetizzazione digitale e una governance centrale, il FSE rischia di diventare una nuova fonte di disuguaglianza. Serve un patto nazionale che garantisca uniformità, trasparenza e fiducia, affinché il fascicolo digitale diventi davvero un diritto per tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo in cui vivono.