La chirurgia laparoscopica robot assistita di ultima generazione debutta al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, un braccio in più in sala operatoria per interventi mininvasivi e tempi di recupero più rapidi. La tecnologia robotica più adattabile a ogni esigenza e con costi più bassi di quella attualmente utilizzata in molte strutture sanitarie viene così messa a disposizione dei pazienti della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico con patologie urologiche.
Chirurgia del rene, della prostata e della vescica sono solo le prime e le più diffuse operazioni che gli specialisti della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico eseguiranno a partire da oggi.
«Un percorso di crescita importante per questo ospedale verso una sanità del futuro in un nuovo ecosistema che metta il paziente al centro e dove le nuove tecnologie vadano di pari passo con l’umanizzazione delle cure.
Una chirurgia robotica di ultima generazione sempre più accessibile consente di eseguire interventi con una precisione millimetrica e con un minor dispendio di energie professionali e un assoluto beneficio per i pazienti che in pochi giorni riacquisiscono la loro mobilità», ha commentato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
«L’avvio con il robot Hugo della chirurgia robotica della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico», ha sottolineato l’ad e dg Paolo Sormani, «è una evoluzione tecnologica nella chirurgia mininvasiva urologica e ginecologica e, a breve, in chirurgia generale.
Si tratta di un’innovazione che consente di integrare una vasta gamma di strumenti chirurgici di ultima generazione, innalzando il livello di precisione in alcune tipologie di interventi, preservando l’integrità funzionale degli organi coinvolti e permettendo così ai pazienti tempi di recupero più rapidi.
I professionisti del nostro Policlinico Universitario potranno dare vita a uno dei primi centri europei di formazione in chirurgia robotica, ospitando colleghi provenienti da altre sedi e migliorando la formazione dei giovani specializzandi.
I nostri ricercatori implementeranno altresì la ricerca clinica in ambito robotico, con lo scopo di definire procedure standard facilmente riproducibili e diffondere l’utilizzo di queste tecniche innovative».
Grazie all’introduzione del robot Hugo la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico si impone come centro di ricerca clinica, centro per lo sviluppo delle potenzialità di Hugo e centro di formazione europeo per le strutture sanitarie che nei prossimi mesi introdurranno la robotica chirurgica in sala operatoria.
Tra i progetti previsti con l’introduzione del robot Hugo anche la nascita di un registro globale dei pazienti curati con Hugo e uno studio clinico sui risultati di utilizzo della piattaforma robotica nell’ambito del progetto “Partners in possibility” di Medtronic.
Il prof. Roberto Mario Scarpa, direttore della Urologia Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: «Questo nuovo sistema robotico, all’avanguardia per la sua tecnologia, consentirà a noi chirurghi una migliore gestione di numerosi interventi urologici come la prostatectomia radicale, l’enucleoresezione del tumore renale nei trattamenti conservativi della neoplasia del rene, le pieloplastiche per la patologia disfunzionale della via escretrice del rene e tante altre.
La chirurgia robotica rappresenta inoltre un campo importante per la formazione dei chirurghi del domani e il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico con il suo corso di laurea in medicina e le Scuole di Specializzazione è al passo con la sfida formativa che le nuove tecnologie impongono alla didattica accademica.
Nel nostro policlinico la robotica assume inoltre una caratterizzazione ancora più innovativa se si considera la presenza del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Medicine and Surgery MedTech e Medicine and Surgery in lingua inglese oltre al corso di Laurea in Ingegneria Biomedica.
Una splendida occasione per affinare la ricerca biomedica in tali innovativi settori che ha già prodotto importanti risultati nella Robotica applicata all’Ortopedia.
Tutta l’équipe urologica è quindi pronta a fare sì che la nuova strumentazione robotica contribuisca a quel percorso di innovazione e qualità delle cure, con particolare attenzione alla persona, che da sempre rendono il Campus Biomedico un Complesso Accademico di assistenza, didattica e ricerca che traccia le nuove strade della Medicina».