Risonanza magnetica di ultima generazione per il Gaetano Pini – CTO

Risonanza magnetica di ultima generazione per il Gaetano Pini - CTO
Indagini diagnostiche più precise possono essere utili tanto a favorire una diagnosi precoce, quanto alla ricerca. Anche in ambito oncologico e quando si parla di ossa.
Ecco quindi che da qualche giorno il reparto Radiodiagnostica dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini – CTO di Milano ha in dotazione una nuova RM di ultima generazione, caratterizzata da maggiore velocità ed efficacia, che permettono di ottenere immagini di qualità superiore, e maggior comfort per i paziente, essendo poco rumorosa e avendo un diametro di 70 cm, rispetto ai tradizionali 60 cm.
Anche gli spazi dedicati a questo macchinario, che permetterà di ampliare l’offerta di prestazioni, sono stati pensati per gestire al meglio flusso di pazienti e personale.
Il dottor Mauro Gallazzi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Radiodiagnostica del Pini-CTO, ha dichiarato: «grazie alla nuova RM aumenterà il numero di esami che saremo in grado di produrre, ma ciò che conta davvero, per noi che siamo un centro specialistico, è che migliorerà la qualità di tali esami.
La domanda di risonanze magnetiche che arriva al nostro ospedale non è di tipo generico: forniamo prestazioni a maggior valore aggiunto e accertamenti nell’ambito di prestazioni di secondo livello.
La nuova Risonanza ci permetterà di mettere a frutto le competenze e la cultura specifici della radiologia di questo Ospedale specialistico, dedicato alle patologie muscolo-scheletriche, siano esse ortopediche, oncologiche, reumatologiche, per rispondere a quesiti diagnostici complessi provenienti anche dagli ospedali generalisti.
In particolare, sul fronte oncologico potremo vedere meglio la malattia, diagnosticandola prima e in maniera più dettagliata, valutandone eventuali localizzazioni multiple e differenziando le lesioni benigne da quelle maligne».

Lo strumento potrà poi essere utilizzato all’interno di studi scientifici, rinforzando e strutturando la collaborazione già in essere con l’Università degli Studi di Milano.