Il TAR respinge i ricorsi sul payback dei dispositivi medici: il commento della filiera industriale

Ieri, 7 maggio, il TAR del Lazio si è pronunciato respingendo i ricorsi delle imprese sul payback dei dispositivi medici per gli anni 2015-2018. 

Le 7 sigle della filiera industriale (AforpConfapi salute università ricercaConfimi Industria SanitàConfindustria dispositivi mediciConflavoro PMI SanitàCoordinamento filieraFifo Confcommercio) hanno definito la sentenza come un duro colpo per le imprese e hanno invocato un tempestivo intervento del Ministero dell’Economia e delle Finanze. 

«Il TAR del Lazio respinge i ricorsi delle imprese sul payback dei dispositivi medici per gli anni 2015-2018 con argomenti giuridicamente inconsistenti. Le imprese, contrariamente a quanto sostenuto dal TAR non conoscevano la spesa nazionale in dispositivi medici, nonostante fosse noto il tetto di spesa e non erano in grado di prevedere la quota parte di compartecipazione alla spesa pubblica. Non è possibile sostenere che gli esiti delle gare pubbliche non siano stati alterati, considerando l’impossibilità delle imprese di conoscere ex ante i tetti di spesa regionali. Appare, inoltre, non corretto che il TAR abbia considerato il tetto di spesa come un parametro unico e nazionale, trascurando la definizione di tetti distinti a livello regionale. Il ricorso al Consiglio di Stato è dunque un atto dovuto. Si tratta di un duro colpo per le imprese e per la loro sopravvivenza. Siamo decisamente preoccupati del futuro delle nostre aziende e siamo certi che il MEF interverrà presto, avendo già avviato un tavolo di lavoro congiunto per trovare presto una soluzione politica al payback» è il commento delle 7 sigle. 

Le 7 sigle hanno, inoltre, espresso disappunto riguardo alla scelta di utilizzare strumenti come i tetti di spesa e il payback per rendere il Sistema sanitario economicamente sostenibile. 

«Il SSN non potrà più contare sull’ accesso a dispositivi di qualità per medici e pazienti. – hanno concluso le 7 sigle – Per garantire la sostenibilità del sistema sono necessari cambiamenti strutturali e una governance del settore che superi il payback e preveda tetti di spesa adeguati; una visione sistemica del comparto che comprenda a pieno le problematiche industriali; una programmazione sanitaria per garantire l’allocazione efficiente delle risorse; un sistema che garantisca l’accesso rapido alle innovazioni che migliorano realmente la qualità della vita dei pazienti».

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