 La complessa piaga delle infezioni ospedaliere ha causato in Italia oltre due milioni di casi nel triennio 2008-2010, per un totale di 22.691 decessi e un costo per il Ssn tra 4,8 e 11,1 miliardi di euro. Questa piaga, però, se trattata in modo efficace può essere contenuta e fatta regredire, con un risparmio di vite umane e di risorse economiche. È uno degli aspetti positivi trattati a Rimini alla XLII edizione del congresso nazionale dell’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani, svoltosi dal 12 al 15 novembre. «Tecnologie sempre più avanzate», ha dichiarato Pierangelo Clerici, presidente Amcli, «facilitano e sveltiscono la diagnosi di infezioni come, per esempio, la sepsi, che ogni anno colpisce in Italia oltre seimila persone, come pure delle infezioni multiple».
La complessa piaga delle infezioni ospedaliere ha causato in Italia oltre due milioni di casi nel triennio 2008-2010, per un totale di 22.691 decessi e un costo per il Ssn tra 4,8 e 11,1 miliardi di euro. Questa piaga, però, se trattata in modo efficace può essere contenuta e fatta regredire, con un risparmio di vite umane e di risorse economiche. È uno degli aspetti positivi trattati a Rimini alla XLII edizione del congresso nazionale dell’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani, svoltosi dal 12 al 15 novembre. «Tecnologie sempre più avanzate», ha dichiarato Pierangelo Clerici, presidente Amcli, «facilitano e sveltiscono la diagnosi di infezioni come, per esempio, la sepsi, che ogni anno colpisce in Italia oltre seimila persone, come pure delle infezioni multiple».
 
            

