In Pronto Soccorso la capacità d’identificare rapidamente i pazienti a rischio è fondamentale per ridurre le complicanze e migliorare gli esiti clinici. Un efficace alleato dei medici, in tal senso, è la proadrenomedullina (MR-proADM), ormone peptidico implicato nei processi d’infezione (soprattutto nella sepsi) che rappresenta un biomarcatore innovativo di supporto concreto nella stratificazione rapida e precisa del rischio e nella decisione di ricovero.
L’aumentata espressione e attività dell’adrenomedullina può essere una risposta di difesa al danno e alla disfunzione d’organo attraverso meccanismi quali l’attività antimicrobica, l’attività antinfiammatoria, la protezione vascolare e, soprattutto, la protezione a livello dell’endotelio.
A fronte delle criticità che l’adrenomedullina presenta – lunga emivita (22 minuti), rapida degradazione da parte di proteasi e l’essere legata al fattore H del complemento – interviene un frammento della stessa, ovvero la mid-regional proadrenomedullina (MR-proADM), molecola stabile che può dare misure standardizzabili e che viene usata in Pronto Soccorso come biomarcatore per stratificare il rischio dei pazienti.
Uno studio multicentrico europeo, inoltre, ha dimostrato che la MR-proADM potrebbe identificare accuratamente i pazienti che richiedono ospedalizzazione.
Il ruolo della MR-proADM è emerso anche durante l’emergenza Covid-19. Quest’ultimo, essendo una sepsi virale, manifesta alterazione dell’endotelio, coagulopatia e tromboinfiammazione: uno degli elementi fondamentali della MR-proADM è proprio la protezione dell’endotelio.
Oltre che nelle sepsi, si è voluto testare la capacità della MR-proADM di stratificare il rischio anche in pazienti sottoposti a trapianto di rene, nei quali le alterazioni precoci sono insufficienza renale da malfunzionamento del graft e rigetto. Entrambi meccanismi che si giocano a livello dell’endotelio.
In questa videopillola, il prof. Jacopo Maria Legramante, direttore di Medicina d’Urgenza del Policlinico Tor Vergata di Roma, approfondisce il ruolo della proadrenomedullina (MR-proADM) come biomarcatore chiave nella gestione dei pazienti in Pronto Soccorso.
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