A Piacenza nuovo sistema di monitoraggio

Che siano ricoverati in un ospedale pediatrico o in un reparto pediatrico, i bambini ospedalizzati necessitano di essere seguiti con attenzione, dal punto di vista sia clinico sia psicoemotivo. Quando poi la condizione che porta al ricovero è critica, è utile poter monitorare h24 i valori dei piccoli pazienti, implementando nei reparti e negli ospedali pediatrici sistemi di monitoraggio a distanza che consentano ai pazienti di essere seguiti in sicurezza e agli infermieri di svolgere il proprio lavoro in reparto.

È di pochi giorni fa la notizia che il reparto di pediatria dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza ha installato un sistema di monitoraggio in continuo che invia gli alert direttamente in guardiola infermieri. L’ospedale ricovera annualmente circa mille piccoli pazienti, tra bambini e ragazzi: la maggior parte potrà godere di questo sistema e della sicurezza che assicura. Il reparto consta di 8 stanze per un totale di 20 posti letto effettivi, anche se in questo periodo alle volte sono di meno a causa della necessità di rispettare l’isolamento per sospetto Covid-19. In questi casi, infatti, non si può avere più di un paziente in stanza.

Spiega il primario, Giacomo Biasucci: «Abbiamo potuto installare otto monitor in quattro stanze. Il sistema permette al personale sanitario di visualizzare costantemente i parametri vitali dei piccoli pazienti e poterli controllare tutti insieme su un monitor dedicato. In particolare, i monitor misurano frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, saturazione periferica di O2 e pressione arteriosa. La centrale di monitoraggio può essere utile soprattutto per assicurare un’assistenza sub intensiva ai pazienti che presentano una condizione clinica critica o potenzialmente instabile, per garantire un intervento clinico assistenziale adeguato e tempestivo. Le condizioni cliniche che evidenziano quadri di instabilità sono soprattutto a carico dell’apparato respiratorio, neurologico e cardiologico».

Come in molti altri casi in Sanità, l’implementazione è stata resa possibile da una donazione: fautore, la “Congregazione Suore della Provvidenza per l’Infanzia abbandonata” che ha infatti messo a disposizione dall’Azienda Usl di Piacenza un’ingente somma di denaro. Il taglio del nastro ufficiale del sistema, già operativo da qualche settimana, si è tenuto il 25 settembre.

Stefania Somaré