AIGO, gravi ritardi nella programmazione ambulatoriale e chirurgica

Il perdurare dell’emergenza sanitaria non incide solo sugli interventi chirurgici programmati, ma anche su visite ed esami prenotati persi perchĂ© annullati o rinviati sine die. Di qui l’esigenza di un’urgente riprogrammazione delle attività ambulatoriali annullate, superando anzitutto la diffidenza dell’utenza a recarsi in ospedale per il timore dei contagi.

AIGO – Associazione Nazionale Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri fa un appello per riorganizzare e recuperare, in tempi brevi, le indagini diagnostiche saltate a causa della quarta ondata pandemica. Un tema che si trascina da tempo, con dati preoccupanti anche sulla mancata prevenzione oncologica.
Un’indagine AIGO su 136 strutture ospedaliere distribuite omogeneamente sul territorio nazionale, conferma che molti reparti hanno dovuto fare i conti con riduzione di personale in malattia e con molte prenotazioni disdette (o con mancate presentazioni dei pazienti all’appuntamento senza disdetta).

L’85% delle Unit di Gastroenterologia che hanno risposto all’indagine ha confermato la mancata erogazione di visite ambulatoriali ed esami endoscopici prenotate nelle ultime due settimane; oltre un quarto delle UnitĂ  ha osservato il 30% o piĂą di prestazioni ambulatoriali rinviate.

«Ci  rischia di far perdere ai cittadini il treno della prevenzione e della cura», fa appello il presidente Fabio Monica. «Sappiamo bene come il fattore tempo sia cruciale per vincere la battaglia contro numerose patologie. Il cancro al colon-retto il tumore piĂą comune dell’apparato digerente e rappresenta la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini sia nelle donne», ricorda il presidente Aigo, «con un totale di 20 mila decessi l’anno. Le malattie dell’apparato digerente sono, in Italia, in costante aumento e costituiscono la seconda causa di ricovero in Italia (circa 800 mila ricoveri/anno) dopo le malattie cardiovascolari; nonostante questo si continuano a ridurre o riconvertire i già  pochi posti letto dei reparti di gastroenterologia».

L’attuale emergenza 2022 sta peggiorando un quadro giĂ  allarmante: l’indagine AIGO ha evidenziato che un terzo delle Unità  di Gastroenterologia hanno avuto un parziale o completa riconversione delle degenze a seguito della nuova ondata di ricoveri Covid correlati.

«A fronte del perdurare dell’emergenza pandemica, dei ritardi nella ripresa delle cure e soprattutto dei programmi di prevenzione saltati dal 2020 a oggi, si calcola una perdita di almeno 15 mesi di aspettativa di vita», continua il dott. Monica, «disegnando una situazione epidemiologica del Paese in generale peggioramento. Sarebbe quindi imperdonabile cancellare le prenotazioni non erogate in questo periodo di picco di contagi, con il rischio di ripetere gli effetti disastrosi della prima ondata».