AIIC Awards 2025: tutti i vincitori

In corso a Napoli il 25° convegno nazionale dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici. I temi al centro del dibattito riguardano l’impatto ambientale delle tecnologie sanitarie.

Nella serata del 15 giugno, si è svolta la premiazione degli AIIC Awards. 

Sono oltre 250 i progetti di team multidisciplinari che hanno concorso per le dodici categorie in gara. Lorenzo Leogrande, presidente del convegno, ha commentato: «osservando il corpo complessivo dei progetti e dei lavori presentati, quello che emerge è sicuramente la dinamicità di un settore – quello delle tecnologie healthcare – in cui partendo dal confronto con le necessità del SSN, emerge la capacità di ragionare fuori dagli schemi consolidati, si afferma il desiderio di confrontarsi e collaborare tra professionisti, esprimendo la forza ideativa di team ricchi di competenze».

«Quest’anno la grande partecipazione agli AIIC Awards ha sicuramente confermato l’attenzione con cui tutto il sistema degli esperti, dei ricercatori e degli operatori professionali segue il percorso dei nostri premi.

In particolare occorre segnalare che sui temi che sono al centro del nostro convegno, in particolare la necessità di riflettere sull’impatto ambientale e la spinta a un uso concreto dell’innovazione tecnologica, il nostro Paese offre già una moltitudine di progetti realizzati decisamente convincenti. A nostro modo di vedere ciò significa che la governance sanitaria deve sapere che non si parte da zero per quel processo di innovazione di cui il SSN ha così urgente bisogno», ha concluso Leogrande.

I progetti premiati

Ecco i partecipanti che sono stati insigniti del riconoscimento da parte della giuria presieduta da Elena Sini, chair internazionale della comunità di esperti HIMSS:

  • Maria Grazia Gambarota (Università Federico II, Napoli), con il progetto “Analisi e interpretazione delle caratteristiche radiomiche da MRI cerebrali per la classificazione dei pazienti con demenza: riproducibilità e impatto dei metodi di elaborazione” (categoria: Applicazioni di intelligenza artificiale)
  • Aleksander Miladinovic (Irccs Burlo Garofolo, Trieste), con il lavoro “Verso una nuova intelligenza medica: apprendimento neurosimbolico per la diagnosi retinica da immagini OCT” (categoria: Applicazioni innovative di bioingegneria: idee dalle Università)
  • Massimo Giordano (Università di Salerno), per aver definito un modello efficace di telemedicina come sviluppo di “The intelligent doctor at your home” (categoria: Esperienze di telemedicina)
  • Ester Mura (ARES Sardegna, Cagliari), con il lavoro “Selezione di criteri ambientali per il Green Public Procurement come strumento di politica economica e ambientale. Focus sul settore dell’ingegneria clinica” (categoria: Esperienze di value-based procurement: coniugando valore e sostenibilità)
  • Greta Puleo (Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano), per il progetto “Dashboard delle grandi apparecchiature: un modello analitico per la governance tecnologica in sanità” (categoria: Esperienze e metodologie di valutazione delle tecnologie)
  • Vincenzo Muto (Althea Italia, Napoli) per il progetto “Ottimizzazione energetica e gestione intelligente del parco tecnologico ospedaliero: un approccio innovativo e sostenibile” (categoria: Esperienze ospedaliere in ottica di sostenibilità ambientale)
  • Paola Lualdi (ASST Valle Olona, Busto Arsizio), con il lavoro “Integrazione della metodologia BIM nella gestione delle apparecchiature biomedicali nel nuovo Grande Ospedale della Malpensa: verso un digital twin tecnologico ospedaliero” (categoria: Gestione delle tecnologie biomediche)
  • Gabriele Garavaglia (Medtronic Italia, Milano), con il progetto “Minimed 780G con Simplera Sync: innovazione, semplicità e sostenibilità nella gestione del diabete” (categoria: Innovazione di prodotti e servizi)
  • Tullio Bucciarelli (AUSL Bologna), per il progetto “Virtual clinic oculistica: l’alta specialità incontra il territorio” (categoria: Integrazione e interoperabilità tra tecnologie biomediche e sistemi informativi sanitari aziendali)
  • Michele Gazzara (Humanitas Hospital, Milano), per il progetto “Rifunzionalizzazione del laboratorio di analisi cliniche e introduzione della total lab automation” (categoria: Progettazione funzionale degli spazi e delle strutture ospedaliere)
  • Santo Michele Pettignano (ASP Siracusa), con il progetto “Change management e approccio data-driven per la trasformazione del Pronto Soccorso: l’esperienza di Siracusa” (categoria: Reingegnerizzazione di processi e sistemi di controllo: innovazione nei flussi operativi)
  • Matteo Milanesi (GE System, Milano), per il progetto “Soluzioni sostenibili per rinnovare i sistemi RM con prodotti di ultima generazione” (categoria: Visioni strategiche innovative in ottica di sostenibilità ambientale: proposte dall’industria).