Congresso nazionale SIO: prospettive future per l’obesità

L’obesità è una patologia complessa con tante comorbidità. Servono una visione e un approccio diversi e interventi specifici per singolo caso clinico. Di questi temi si è dibattuto al congresso nazionale della Società Italiana dell’Obesità (SIO), da poco conclusosi a Trieste.

Giunto alla sua XII edizione il più importante evento scientifico sull’obesità, in Italia, ha visto la partecipazione di oltre 500 esperti italiani e internazionali e 95 relazioni.

La prima legge al mondo sull’obesità

La prima giornata di lavori ha posto l’attenzione sulla legge Pella. Il decreto approvato nei giorni scorsi dal Senato è il primo in Italia e al mondo che riconosce l’obesità come una malattia ponendo le basi per definire le prestazioni nei Livelli Essenziali di Assistenza a carico del SSN.

«Siamo soddisfatti del notevole successo riscosso in questi giorni» dichiara Rocco Barazzoni, presidente SIO «la strada però è ancora lunga, serve rafforzare la consapevolezza e l’educazione dei cittadini e dei pazienti con obesità, e coinvolgere tutti gli attori che sono interessati a questa patologia. L’approvazione della legge Pella costituisce un altro importante ed enorme passo avanti, un punto di non ritorno: l’obesità è una priorità, e grandi le aspettative dei pazienti. La SIO continuerà a portare avanti il lavoro e darà certamente impulso agli sforzi della comunità medica, delle associazioni e delle istituzioni».

«Questa è la prima legge al mondo che riconosce l’obesità introducendo una serie di misure concrete con l’obiettivo di alleggerire i costi ancora oggi molto elevati per i pazienti e sostenere in particolare le fasce di popolazione economicamente più fragili» afferma l’on. Roberto Pella, primo firmatario della legge sull’obesità.
«La Legge affronta anche il tema dell’Osservatorio nazionale, promuovendo una collaborazione interculturale e interministeriale tra governo, Parlamento, regioni, comuni, province, mondo accademico, società scientifiche e associazioni dei pazienti.

Adesso i prossimi due passaggi fondamentali per l’applicazione della norma sono: l’inserimento dell’obesità nel Piano nazionale della cronicità e nei LEA. Così come far sì che l’Europa prenda esempio dalla nostra legge nazionale e la trasformi in una legge europea.

Il nostro primario obiettivo è garantire parità di trattamento su tutto il territorio nazionale. Desidero ringraziare la SIO, le università, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti e tutto il mondo medico per aver affiancato questo percorso con grande determinazione.

È stato un cammino entusiasmante, ma è l’inizio. C’è ancora da raggiungere importanti traguardi, e insieme possiamo riuscirci, il gioco di squadra ha fatto e farà sempre la differenza».

Le nuove linee guida ISS

Al centro delle giornate triestine, le nuove linee guida appena pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità, redatte dalla SIO. 

La prima parte del documento è dedicata alla diagnosi e ai trattamenti farmacologici dell’obesità e delle patologie a essa correlate. 

I punti principali definiscono l’obesità come malattia cronica, sistemica e recidivante, con un crescente focus sulla diagnosi che dovrà essere sempre più precisa e precoce. Le nuove linee spostano l’attenzione sulla valutazione clinica e la distribuzione del grasso corporeo, soprattutto l’accumulo di grasso in sede addominale, piuttosto che solo sul BMI. È considerata basilare la terapia multimodale con l’integrazione di trattamenti farmacologici e interventi comportamentali.

L’indirizzo è verso l’approccio clinico personalizzato caso per caso, l’ottimizzazione dell’uso dei farmaci, che in specifiche categorie di pazienti più a rischio potrebbero in futuro trovare un impiego più precoce, ma sempre integrati a esercizio e dieta.

È raccomandata la multidisciplinarietà e percorsi dedicati all’interno di strutture dotate di competenze ed expertise per la gestione globale dell’eccesso di peso e delle complicanze d’organo e funzionali obesità-correlate.

Le nuove linee mettono in evidenza la complessità dell’obesità come malattia cronica sistemica per la quale è necessario un approccio terapeutico e diagnostico continuo e integrato con la personalizzazione dei target di terapia. Il trattamento farmacologico va modulato in termini di obiettivi, di dosaggi e maneggevolezza del farmaco.

Tuttavia, permane il problema dei costi, che gravano sui pazienti, l’obiettivo per il prossimo futuro è la rimborsabilità specialmente per i pazienti con complicanze più gravi.

Inoltre, per la prima volta le linee guida pongono l’attenzione sul benessere psicologico e alla qualità di vita del paziente che vive con l’obesità. Una svolta necessaria dal momento che l’obesità coinvolge tutto l’organismo dal punto di vista fisico e mentale.

«La Società Italiana dell’Obesità ha raggiunto un traguardo molto importante con la realizzazione delle nuove Linee Guida commissionate e pubblicate in queste ore dall’Istituto Superiore di Sanità», afferma Silvio Buscemi, presidente eletto SIO per il biennio 2025-2027, «abbiamo tracciato un percorso che in futuro si arricchirà sempre di più con l’arrivo di nuovi dati dei moltissimi trials in corso e di nuove molecole.

Considero un privilegio e una grande responsabilità assumere la presidenza della SIO nella quale sono nato e alla quale devo molto. SIO dalla sua nascita si è posizionata come punto di riferimento nazionale per l’obesità, un osservatorio della letteratura scientifica. I punti di forza della nostra società sono il dialogo con le Istituzioni, con i medici, il mondo accademico, con le altre società scientifiche, con l’Istituto Superiore di Sanità e l’AIFA.

Il ruolo di SIO è promuovere lo studio, la prevenzione e la cura dell’obesità e su questi capisaldi saranno improntate le mie linee programmatiche. SIO è una casa con le porte aperte che da sempre accoglie voci ed esperienze diverse. Il mio compito sarà favorire il dialogo, le alleanze, la formazione con particolare riguardo ai giovani medici e la ricerca. Ma queste sono parole, poi i fatti. Sono determinato a proseguire sul solco tracciato con impegno e con una squadra motivata a portare avanti gli interessi dei pazienti».