La riduzione del numero di specialisti in molte aree della medicina è tema di grande attualità. Secondo Flavio Civitelli, coordinatore della Commissione Nazionale Pediatria di Anaao Assomed, nei prossimi cinque anni nei nostri ospedali verranno a mancare duemila pediatri, con il rischio di chiusura per duecento punti nascita.
Molte le ragioni di questa situazione: un buon numero di medici potrebbe preferire uscire dagli ospedali, dove i turni sono massacranti e lo stress è elevato (spesso si lavora sotto organico). A ciò di devono unire le defezioni determinate da quota 100.
Il problema, spiegano da Anaao Assomed, è che un punto nascita per restare aperto deve garantire la presenza di un pediatra h24.
«In caso di riduzione dell’assistenza pediatrica notturna o di una deroga sulla presenza costante del pediatra», sottolinea Civitelli, «si metterebbe a rischio la sicurezza dei piccoli pazienti».
Stefania Somaré