L’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS ha ricevuto il premio Eccellenze in Sanità 2025 nella sezione Roma Salute per la categoria Volontariato in sanità, assegnato dalla Fondazione San Camillo-Forlanini.
Il motivo della vittoria è il costante impegno che l’associazione mette in campo per tutelare le persone affette da patologie reumatologiche e rare, a livello nazionale. L’associazione conta circa tremila iscritti e da oltre 40 anni si dedica a migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti con patologia reumatica e rara, per ottenere poi miglioramenti nella loro qualità di vita.
Più recentemente, l’associazione ha ampliato la propria mission anche ai bambini affetti da patologia reumatologica. L’associazione svolge, infine, anche azione di advocacy, per assicurare ai pazienti che abbiano ricevuto diagnosi ritardate un giusto riconoscimento, anche economico, e l’attenzione da parte delle autorità sanitarie, della società civile, dell’opinione pubblica e, infine, della classe politica.

La soddisfazione di APMARR
Ha ricevuto il premio, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Antonella Celano, presidente di APMARR.
«È una grande emozione poter ritirare in qualità di presidente di APMARR questo importante e prestigioso riconoscimento, che da un decennio premia le buone pratiche attuate all’interno del mondo della sanità italiana.
Desidero condividere questo premio con il consiglio direttivo, i volontari, lo staff, i referenti territoriali e gli oltre tremila soci.
Una persona in salute è produttiva a beneficio dell’intera società ed è in base a tale convinzione che APMARR si adopera quotidianamente per ottenere investimenti maggiori in termini di diagnosi precoce e terapie, abbattimento delle liste d’attesa, miglioramento nella qualità della vita dei pazienti e limitazione dei danni personali ed economici derivanti da importanti disabilità che gravano non solo sul singolo, ma su tutta la società».
L’azione di APMARR si inserisce in un contesto abbastanza ampio: sono circa 5 milioni gli italiani colpiti da una patologia reumatologica o rara; tra questi, circa 700 mila hanno patologie gravi che ne limitano la qualitù di vita. Numeri che, con l’invecchiamento della popolazione, potrebbero anche crescere nel tempo, impattando anche sulla società.


