Ausl di Forlì: qualità e sostenibilità economico-finanziaria

Giorgio Gambale, direttore del Dipartimento dell'Emergenza dell'Ausl di Forlì

Riuscire a coniugare alti standard qualitativi e sostenibilità economico-finanziaria è la sfida che vede impegnata l’Ausl di Forlì e, in particolare, il Dipartimento dell’Emergenza, formato dalle Uo di Anestesia-Rianimazione, di Cardiologia e di Pronto soccorso-Medicina d’urgenza. Quest’ultima, fulcro organizzativo del Dipartimento, è dedicata a intercettare e trattare tempestivamente patologie per le quali il fattore tempo è fondamentale, come arresto cardiaco, ictus, infarto miocardico, trauma severo.

Giorgio Gambale, direttore del Dipartimento dell’Emergenza dell’Ausl di Forlì

Punto di forza dell’Uo è l’informatizzazione avanzata, presente fin dall’intervento dei soccorsi sul territorio (gli operatori possono accedere alla banca dati sanitari degli utenti dell’Ausl, con evidenti vantaggi a livello gestionale); l’intera documentazione clinica, dall’invio al reparto fino al ricovero, sfrutta il medesimo supporto e ciò garantisce continuità e tracciabilità. L’attività di Pronto soccorso prevede l’applicazione di protocolli diagnostico-gestionali in gran parte delle aree dell’urgenza. Il continuo confronto con le altre figure professionali dell’ospedale e la possibilità di accessi rapidi alle prestazioni specialistiche, sia in emergenza sia in modalità differita, ha poi contribuito alla crescita culturale del personale e a generare una maggiore adeguatezza e un miglioramento della tempistica dei percorsi diagnostico-terapeutici, oltre a una buona azione di filtro sui ricoveri ospedalieri non appropriati. Inoltre, l’introduzione di un percorso di osservazione breve intensiva ha aumentato la sicurezza dei pazienti, riducendo le dimissioni improprie dal Pronto soccorso e portando vantaggi economico-gestionali. Ulteriore fattore d’innovazione è la presenza in accettazione, nella fascia oraria diurna, di un medico a sostegno del triage infermieristico per favorire la presa in carico delle scelte più complesse e stimolare l’appropriatezza diagnostico-terapeutica e l’applicazione di protocolli e linee guida. In questo modo è migliorata la sorveglianza delle tempistiche dei servizi intermedi, del percorso al ricovero ospedaliero e della risposta ai tempi d’attesa. Tra i programmi più innovativi in corso nel Dipartimento segnaliamo il progetto “e-Health Cost Management”, promosso in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna per definire l’impatto in termini di costi nel blocco chirurgico, fino ad arrivare a definire il peso di una singola procedura chirurgica in termini di tempo e risorse. «Una volta completato», spiega il dott. Giorgio Gambale, direttore del Dipartimento e, «il progetto consentirà una gestione del budget fondata sul dettaglio analitico delle risorse usate e sull’attribuzione dei costi veri ai vari Dipartimenti sulla base delle risorse impiegate, sia per il percorso terapeutico sia per quello chirurgico». Il Dipartimento dell’Emergenza sta lavorando poi sulle attività integrate a livello di Area Vasta Romagna, in particolare nell’ambito dell’angioplastica, per la quale il Dipartimento è hub (cioè centro di riferimento), e dei traumi, per i quali è invece spoke (ossia parte della rete). Ultimo ma non ultimo, il Dipartimento ha superato brillantemente la procedura di riaccreditamento regionale: sia la gestione del rischio clinico sia i criteri e i requisiti generali e specifici previsti dalla procedura sono stati soddisfatti, in particolare da parte del blocco operatorio.