Bambino Gesù, progettare il futuro della Pediatria

Il futuro ingresso principale al pad. Neuroriabilitazione del presidio OPBG di Palidoro (immagine cortesia: Studio Tecnico Gruppo Marche)

Il potenziamento del presidio di Palidoro è un passo importante per l’intero Irccs Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: approfondiamo gli aspetti sanitari, operativi e tecnologici del progetto.

Dott. Massimiliano Raponi, direttore sanitario OPBG

Abbiamo chiesto al direttore sanitario dott. Massimiliano Raponi in quale contesto si inserisce il progetto e quali sono le principali caratteristiche dell’intervento.
«La riorganizzazione delle sede di Palidoro risponde alle necessità di ottimizzare la qualità e l’appropriatezza delle cure, per i pazienti in età pediatrica che presentano specifici bisogni assistenziali, in un contesto epidemiologico in continua evoluzione.

La vocazione con la quale la struttura di Palidoro è nata e si è successivamente sviluppata la rende capace di prendersi cura dei bambini con patologie croniche complesse e delle loro famiglie, di ottimizzare i percorsi medici e chirurgici ad alta complessità e che prevedono una degenza breve (Week Surgery, Day Surgery e Chirurgia Ambulatoriale), incrementando la risposta all’emergenza per un ampio bacino d’utenza.

Nel corso degli ultimi anni la pediatria ha infatti subito notevoli cambiamenti riguardanti da un lato i problemi di salute e dall’altro l’approccio diagnostico-terapeutico con cui questi vengono affrontati. Per questo, il futuro sarà sempre più indirizzato alla cura di bambini con bisogni assistenziali speciali (“children with special health care needs” nella definizione anglosassone), quali patologie croniche che rendono necessaria la dipendenza da presidi come le pompe infusionali o i ventilatori, per cui la sede di Palidoro è attrezzata in termini di accessibilità delle infrastrutture, competenze professionali e supporto per le famiglie.

In particolare, le molteplici necessità assistenziali dei pazienti con malattie croniche complesse e disabilità vedono come modello di cura ideale la possibilità di limitare il numero di ricoveri, per il periodo più breve possibile, strutturando percorsi diagnostici, assistenziali e riabilitativi con accessi ospedalieri di breve durata, basati sulla presa in carico da parte di team multispecialistici e multiprofessionali.

Per quanto riguarda l’emergenza, l’attività di Pronto Soccorso della sede di Palidoro è in crescita costante e risponde ai bisogni territoriali dei comuni limitrofi (50% degli accessi), dei quartieri della zona nord di Roma (30% degli accessi) e dei comuni a nord della città (20% degli accessi).
La riorganizzazione dei posti letto pediatrici e dell’attività chirurgica consentirà di rispondere all’aumento del ricorso al Pronto Soccorso, dove si prevede che saranno superati i 40.000 accessi per anno».

Differenziazione e integrazione

Quali saranno i tratti qualificanti del rinnovato presidio di Palidoro?
«L’ospedale sarà caratterizzato da una particolare attenzione ai percorsi e agli spazi per bambini e famiglie. Per esempio, il nuovo un comparto chirurgico con 5 sale operatorie 1 una sala di per elettrofisiologia, disporrà di zone per:
– la preparazione dei pazienti con possibilità di privacy individuale e presenza dei genitori;
– il risveglio (recovery room) in posizione decentrata rispetto alle sale operatorie, anche in questo caso con possibilità di privacy individuale e presenza dei genitori.
I genitori potranno così stare al fianco dei propri figli fino al momento dell’anestesia e durante il risveglio post-operatorio, durante il quale il bambino viene monitorato prima di poter tornare in reparto.

Il futuro sarà sempre più indirizzato alla cura di bambini con bisogni di assistenziali speciali (immagine cortesia: Studio Tecnico Gruppo Marche)

Nei nuovi reparti, oltre alle stanze di degenza e ai locali di servizio e per il personale, saranno disponibili spazi comuni dedicati ai bambini più piccoli, agli adolescenti e alle famiglie. Si tratterà di ambienti che, seppur vicini, saranno distinti tra loro e arredati in modo specifico, adatto alle esigenze delle diverse età, in modo da promuovere il gioco, la lettura, il relax e la condivisione di esperienze.

Per l’ambito medico, la Pediatria multispecialistica si occupa di tutte le patologie riguardanti l’età pediatrica, con particolare attenzione ai pazienti con disabilità, patologie rare invalidanti e malattie croniche complesse, con ricoveri in urgenza e programmati.
In questo contesto, la disponibilità di nuove stanze di degenza permetterà l’adeguata assistenza di pazienti con patologie infettive o immunodepressi, che necessitano di isolamento in stanze singole a pressione controllata negativa/positiva con adeguati ricambi d’aria.

Particolare rilevanza acquisirà inoltre la possibilità di assistenza semi-intensiva pediatrica, con la gestione di pazienti nel periodo post-chirurgico esterna rispetto alle rianimazioni, e di pazienti con insufficienza respiratoria cronica, che necessitino di ventilazione non invasiva o con problematiche multiorgano, creando un equipe in cui i pediatri collaboreranno in modo sinergico con anestesisti dedicati.

Per l’ambito chirurgico l’ottimizzazione dell’attività, adeguatamente sostenuta dal servizio di anestesia e rianimazione, rappresenterà la miglior strategia per ottenere la massima percentuale di occupazione sia dei posti letto chirurgici sia delle sale operatorie.
Nel presidio saranno potenziate le attività di Ortopedia, Chirurgia generale, Chirurgia del disabile, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Chirurgia delle vie aeree, Audiologia e Otochirurgia, Andrologia e Ginecologia dell’età evolutiva, Chirurgia della continenza e Neuro-urologia, Odontostomatologia.

L’allestimento di una sala di elettrofisiologia sarà fondamentale per il potenziamento delle attività di Cardiologia e Aritmologia, dedicate alla gestione di pazienti pediatrici affetti da aritmie, sincope e pre-sincope, cardiomiopatie e scompenso cardiaco.
La riorganizzazione dei posti letto pediatrici e dell’attività chirurgica consentirà infine di rispondere all’aumento del ricorso al Pronto Soccorso. Le nuove costruzioni consentiranno infatti la realizzazione di spazi con le caratteristiche strutturali previste per un DEA di I livello».

Dalla clinica alla ricerca

Come sarà riorganizzata l’attività del presidio di Palidoro e quali nuovi servizi e/o di programmi di ricerca specifici saranno attivati?
«La riorganizzazione della sede consentirà di operare su diversi fronti. In primis, potranno essere implementati percorsi clinici dedicati alle specialità presenti nel presidio e saranno potenziati i percorsi integrati per patologia che coinvolgano diversi specialisti, per una presa in carico globale dei pazienti.

Nei nuovi reparti saranno disponibili spazi comuni dedicati ai bambini più piccoli, agli adolescenti e alle famiglie (immagine cortesia: Studio Tecnico Gruppo Marche)

Per quanto riguarda i servizi dedicati alla neuroriabilitazione, saranno disponibili nuovi locali per la valutazione e il trattamento riabilitativo individuale o di gruppo, attrezzati secondo le finalità del training (sensoriale, motorio, logopedico, disfagia, cognitivo), inclusi locali per la stimolazione multisensoriale e per i bambini con disabilità severa e/o con compromissione della coscienza, area di training delle problematiche neurovisive, robot riabilitativi, training motorio in realtà virtuale, riabilitazione respiratoria e terapia occupazionale. Sarà previsto l’utilizzo di strumenti di telemedicina, teleconsulto, telerefertazione e teleriabilitazione.

Lo sviluppo dei temi collegati alla cura di patologie croniche complesse in pediatria consentirà di avere opportunità sia di ricerca che di formazione medica, infermieristica e delle professioni sanitarie. In particolare», conclude il dott. Massimiliano Raponi, «dato il crescente numero di studi clinici nell’ambito dei pazienti con malattie croniche complesse, sarà possibile la creazione di un centro Trials di Palidoro, con l’opportunità di effettuare nella sede tutte le procedure previste per gli studi clinici».

Sinergie e tecnologie

L’ing. Pietro Derrico, direttore Tecnologie, Infrastrutture e Governo dei Rischi, illustra quali sinergie saranno create fra il presidio di Palidoro e il resto dell’OPBG.

Ing. Pietro Derrico, direttore Tecnologie, Infrastrutture e Governo dei Rischi – OPBG

«Le diverse sedi dell’ospedale lavorano in costante sinergia, con un assetto organizzativo tale da avere al centro paziente e famiglia, intorno cui ruotano le diverse professionalità e competenze.

La riorganizzazione della sede consentirà quindi la razionalizzazione degli spazi presso la sede del Gianicolo, grazie alla possibile ridistribuzione e all’incremento di alcune attività medico-chirurgiche selezionate nella sede di Palidoro, oltre ad analisi, elaborazione e valutazione di innovazioni assistenziali e di nuovi modelli organizzativi eventualmente esportabili nelle altre sedi, e all’ottimizzazione di alcuni servizi centralizzati quali la farmacia».

Quali tecnologie innovative saranno impiegate nel nuovo ospedale?
«L’innovazione tecnologica è uno dei motori fondamentali della crescita e del progresso in ambito sanitario, per questo motivo nella progettazione per il potenziamento e la riorganizzazione del presidio di Palidoro sono state effettuate diverse scelte in tal senso.

Per esempio, saranno realizzate sale operatorie integrate per consentire una gestione maggiormente funzionale e completamente integrata delle tecnologie elettromedicali, secondo un approccio realmente aperto e attento alle moderne esigenze chirurgiche e didattiche (acquisizione e gestione immagini da diverse sorgenti, controllo e regolazione delle apparecchiature e della sala con un’unica interfaccia, possibilità di teleconsulto e teleconferenza, gestione dei dati clinici e diagnostici ecc.).

Inoltre, una delle sei sale sarà equipaggiata con un robot chirurgico e un’altra sarà interamente dedicata alle attività di elettrofisiologia, allestita con le tecnologie all’avanguardia per garantire massima efficacia, efficienza ed ergonomia. Ma non solo: con un occhio al futuro le nuove sale saranno progettate e dimensionate per accogliere le apparecchiature più innovative quali, per esempio, il sistema di navigazione magnetica remota e altre tecnologie che si stanno affacciando sul mercato».

«Anche il Padiglione delle Neuroscienze», conclude l’ing. Pietro Derrico, «sarà interamente realizzato affinché le innovazioni tecnologiche siano pienamente orientate al raggiungimento di obiettivi comuni, per migliorare la qualità dell’assistenza offerta, l’organizzazione, la sicurezza dell’OPBG: la Computer Assisted Rehabilitation ENvironment (CAREN), stimolazione multisensoriale (stanze Snoezelen), riabilitazione robotica (Locomat, Inmotion, Hirob ecc.), solo per fare qualche esempio».

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Il futuro sarà sempre più indirizzato alla cura di bambini con bisogni di assistenziali speciali
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Nei nuovi reparti saranno disponibili spazi comuni dedicati ai bambini più piccoli, agli adolescenti e alle famiglie
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Dott. Massimiliano Raponi, Direttore sanitario – OPBG

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Ing. Pietro Derrico, Direttore Tecnologie, Infrastrutture e Governo dei Rischi – OPBG

Giuseppe La Franca, architetto