Arteriopatia ostruttiva periferica polidistrettuale, in particolare iliaco-femorale: questa la patologia sulla quale è intervenuta l’équipe del dottor Enzo Forliti dell’Ospedale di Biella.
Innovativa la soluzione scelta dal chirurgo, che ha optato per un intervento ibrido che ha permesso di disostruire l’arteria femorale e quindi anche quella iliaca senza tagli all’addome.
Dopo aver creato un accesso a livello inguinale, infatti, il chirurgo ha operato a utilizzando immagini ad alta risoluzione che, di fatto, lo hanno portato all’interno dei vasi.
Una soluzione consentita dalla tecnologia in dotazione alla sala di angioplastica-elettrofisiologia del reparto di Cardiologia dell’Ospedale, attrezzature che furono donate dalla Fondazione Famiglia Caraccio lo scorso anno e che oggi hanno permesso di curare un paziente in modo preciso e mirato, utilizzando poco mezzo di contrasto e radiazioni.
I molteplici vantaggi per il paziente sono stati sottolineati dal dotto Forliti: «minore dose di mezzo di contrasto, minore esposizione ai raggi, minore invasività della procedura e tempi di recupero più brevi».
Stefania Somaré