Uno studio cinese si è focalizzato sulla mortalità in pazienti affetti da BPCO in fase di riacutizzazione.
Si stima che la broncopneumopatia cronica ostruttiva colpisca il 4-10% degli adulti nel mondo. In Cina il valore è dell’8,6%, il che significa circa 100 milioni di pazienti.
Si tratta di una patologia che tende a peggiorare nel tempo e che è caratterizzata da fasi di riacutizzazione che, a loro volta, pesano sulla prognosi e sull’evoluzione della malattia stessa.
Per capire come queste riacutizzazioni incidano in primis sul tasso di morte dei pazienti e sul tasso di riospedalizzazione a 30 giorni dalle dimissioni, il team cinese ha ideato un protocollo di studio (Pei Z, Sun Y, Wang S, et al. Estimating mortality among inpatients with acute exacerbation of chronic obstructive pulmonary disease using registry data. NPJ Prim Care Respir Med. 2020;30(1):28. Published 2020 Jun 16. doi:10.1038/s41533-020-0186-y).
Il secondo obiettivo è stato analizzare nei tre anni di follow-up successivi le cause di morte, la ricorrenza del peggioramento, la funzione polmonare, la qualità di vita e i costi sanitari.
Lo studio terminerà nel dicembre 2022 e prevede di arruolare 7.600 pazienti in tutto.
I risultati saranno utili per capire meglio gli outcome a lungo termine e i fattori di rischio delle riacutizzazioni della Bcpo.
Stefania Somaré