Si intitola “ABCi sentiamo a scuola” il progetto che vede impegnati gli audiologi dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste e i volontari dell’associazione A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo Onlus, a sostegno degli alunni del Triveneto che utilizzano impianti cocleari e apparecchi acustici.
Il progetto mira a formare gli insegnanti di sostegno attraverso l’intervento dell’équipe itinerante del Burlo composta da medico audiologo, ingegnere del suono, logopedista, psicologo e un insegnante. In quattro ore vengono fornite conoscenze adeguate sull’ipoacusia e la sordità in età scolare e sul loro trattamento protesico, oltre a indicazioni per migliorare l’acustica di un’aula e stimolare soluzioni condivise con gli insegnanti per migliorare l’attività didattica e di insegnamento.
L’obiettivo è creare un’alleanza terapeutica tra genitori, scuola e professionisti mettendo al centro i punti di debolezza ma soprattutto i punti di forza dello studente con deficit uditivo.
Ha spiegato Giusy Battain, direttrice dell’associazione: «è uno stretto legame tra i medici e gli insegnanti: un’alleanza preziosa e fondamentale affinché qualsiasi potenziale evoluzione del problema che affligge il bambino possa essere rapidamente percepito, condiviso e risolto».
«Dal punto di vista clinico, grazie allo screening audiologico neonatale e all’evoluzione tecnologica, la capacità di diagnosticare e trattare i difetti uditivi diventa sempre più precoce ed efficace», ha dichiarato la dott.ssa Orzan, direttrice della Struttura Complessa di Audiologia e Otorinolaringoiatria dell’Irccs Burlo Garofolo, «e questo garantisce nella maggior parte dei casi un’ottima qualità di vita del piccolo».
Nei primi dieci interventi in altrettante scuole del Triveneto, il miglioramento dell’udito da parte dei bambini è stato immediato, tanto che Burlo insieme ad A.B.C. puntano a espandere il progetto ad altre parti d’Italia per il prossimo anno scolastico, «affinché tutti i bambini con deficit uditivo che abbiamo in cura», ha spiegato Gianluigi Scannapieco, direttore generale dell’Irccs Burlo Garofolo, «possano avere a disposizione una solida alleanza tra scuola, famiglia e ospedale».
Lorenzo Dardano