Cancro al seno, da Singapore proposta modalità di follow-up

Il tumore al seno è il primo per incidenza nelle donne, rappresentando circa il 30% di tutte le neoplasie al femminile: ciò si traduce, in Italia, in oltre 50.000 nuove diagnosi l’anno. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è dell’88%.
Fino a oggi quasi tutti i Paesi hanno organizzato i follow-up di queste donne in un setting specialistico, ma c’è chi sottolinea l’insostenibilità di questo approccio, sia per carenza di personale sia per ragioni di spesa sanitaria.
Inoltre, l’avvento della medicina centrata sul paziente porta ancora più importante ascoltare le esigenze delle pazienti.

Un gruppo di ricerca di Singapore ha pubblicato uno studio in cui si propone l’uso di un modello di intelligenza artificiale come supporto decisionale per scegliere il migliore approccio di follow-up per la singola paziente.

A Singapore il modello assistenziale più utilizzato per le donne sopravvissute al tumore della mammella è quello specialistico incentrato sull’oncologo, ma va affermandosi un modello di cura condiviso tra oncologi, medici di famiglia e farmacisti di comunità.
Il modello è stato pensato per fornire al medico e alla paziente informazioni basate sull’evidenza per stabilire quale l’opzione migliore.

Il prototipo è stato sottoposto a un test di usabilità e accettazione che ha coinvolto 15 donne sopravvissute al carcinoma della mammella di età compresa tra 46 e 67 anni, con diagnosi ricevuta 8-13 anni prima, e 8 fornitori di servizi sanitari coinvolti nel processo decisionale dei percorsi di follow-up.

Tutti hanno utilizzato il prototipo, per poi essere sottoposti a interviste della durata di circa 20-40 minuti, fornendo la propria opinione in particolare su comprensibilità, adeguatezza e formato del sistema.
I fornitori di servizi sanitari hanno valutato anche l’accuratezza del prototipo. Da ultimo, tutti hanno anche completato un questionario di accettabilità.

Le analisi delle informazioni ricevute consentono di dire che i valutatori hanno ritenuto utile lo strumento di intelligenza artificiale e sarebbero pronti a utilizzarlo nella pratica clinica, anche se ci sono alcuni aspetti da affinare.
In primis, la modalità di fruizione, che parte dei fornitori di servizi sanitari vorrebbero in digitale, come di fatto è, mentre le pazienti più anziane in cartaceo, un formato che ridurrebbe la possibilità di interazione che è invece presente nel prototipo originale.
Gli esiti dello studio, comunque, portano gli autori ad andare avanti, passando alla fase di integrazione del tool nel modello di cura condiviso per poterlo studiare sul campo e attivare strategie di scalata commerciale.

(Lo studio: Ke Y, Cheng I, Tan GSH, Fok RWY, Chan JJ, Loh KW, Chan A. Development and pilot testing of a decision aid for navigating breast cancer survivorship care. BMC Med Inform Decis Mak. 2022 Dec 15;22(1):330. doi: 10.1186/s12911-022-02056-5. PMID: 36522635; PMCID: PMC9753367)

Stefania Somaré